Mons. Celli: presto su Twitter gli Angelus del Papa. Il Messaggio di Quaresima diviso in 40 "tweet"
Anche il Papa presto tra i “twitters” con gli Angelus e i suoi discorsi più importanti. È la modalità che sta studiando il Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, che ha intanto annunciato, a partire da ieri, l’invio sul sito “Pope2you” del Messaggio di Quaresima del Papa, suddiviso in 40 “tweet”. A illustrarlo è il capo del dicastero vaticano delle Comunicazioni Sociali, mons. Claudio Maria Celli, intervistato dalla collega della nostra redazione inglese, Philippa Hitchen:
R. – Abbiamo aperto il sito “Pope2you”, dedicato ai giovani, già da alcuni anni, che registra visite stabili di migliaia di giovani da varie parte del mondo. Per Natale, avevamo offerto la possibilità di meditazioni dalla Terra Santa. Quest’anno, invece, abbiamo pensato di lanciare via Twitter il Messaggio del Papa per la Quaresima. Con l’aiuto anche del Pontificio Consiglio Cor Unum abbiamo scelto delle piccole delle frasi, - il “tweet” come noto esige circa 140 caratteri – pensando che un modo per far conoscere ai giovani il Messaggio del Papa fosse proprio quello di utilizzare un mezzo che oggi i giovani usano ampiamente. Perché questa scelta? Perché crediamo che i giovani abbiano una capacità di risonanza molto grande: il “tweet” può essere riformulato, ridistribuito, rilanciato, disseminato… E allora, direi che questo richiama l’immagine del Vangelo: il piccolo grano di senape che, sparso sul terreno, produce arbusti dove anche gli uccelli del cielo possono riposare. Ecco, il nostro desiderio era questo: far sì che utilizzando le nuove tecnologie, il Messaggio del Papa per la Quaresima potesse risuonare ampiamente, potesse pervenire al cuore dei giovani, e fruttificare nel loro cuore. E questa sarà un’esperienza che io ritengo fin d’ora positiva.
D. - In questo lavoro di “semina”, vengono coinvolti anche quanti hanno partecipato l’anno scorso all’incontro dei bloggers in Vaticano…
R. - È vero. Oramai le nuove tecnologie permettono, come un “tam tam” della foresta, di far pervenire messaggi. Questo primo annuncio è una nuova formula. Noi desideriamo che la parola del Papa sia conosciuta. Il sito “Pope2you” ha come scopo principale quello di far conoscere il Papa ai giovani: un Papa accogliente, direi amabile, un Papa che desidera incontrare gli uomini dove loro sono. Quando abbiamo proposto al Papa di aprire un canale vaticano su Youtube, ha accettato subito. È interessante: un Papa che a prima vista non appare mediatico come lo era il suo predecessore e Beato Giovanni Paolo II, anzi è un Papa più riservato, ha subito capito pienamente come oggi la comunicazione attraverso le nuove tecnologie possa avere una grande risonanza. Posso dire già da adesso – e questa è una nuova notizia – che, d’intesa con la Segreteria di Stato, il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali farà sì che gli Angelus del Papa e alcuni suoi interventi comincino a risuonare via “tweet”. Quindi apriremo – potremmo definirlo così – un canale del Santo Padre tra i “twitters”.
D. - E quando partirà questa iniziativa degli Angelus su Twitter?
R. - Dobbiamo ancora decidere la data. Il Santo Padre ha già approvato e pensiamo che si possa partire quanto prima. E non solamente con gli Angelus, ma, ad esempio, anche con gli interventi del Papa su un determinato Paese, quando domanda collaborazione, aiuto per certe forme di necessità, o con certe feste tipiche del nostro calendario religioso: il grande Messaggio di Natale, il Messaggio di Pasqua...
Attraverso il “tweet”, queste parole possono arrivare al cuore di tante persone, che normalmente sono magari lontane, e che magari non leggeranno mai un discorso del Papa. Questa nuova forma di essere presenti nel mondo della comunicazione, mi auguro possa essere ben accolta. Anche qui, ancora una volta il Papa dimostra la sua sensibilità per le opportunità che le nuove tecnologie offrono alla comunicazione, e alla comunicazione della sua parola. Certo è che il desiderio del Papa è proprio quello di essere accanto agli uomini di oggi, di far capire che il messaggio di Gesù ha un significato per quelle persone che cercano di far sì che il loro cammino sia sempre più illuminato da una parola, da una luce vera. (bi)
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