Vaticano rilancia: Brainstorming vescovi a Roma
Da lunedì a università dei gesuiti Gregoriana, presenti vittime
Roma3 feb. (TMNews)
I rappresentanti di oltre cento conferenze episcopali di tutto il mondo si riuniranno da lunedì a giovedì alla Pontificia università Gregoriana per il primo simposio internazionale sulla pedofilia dei preti sponsorizzato dal Vaticano e intitolato 'Verso la guarigione e il rinnovamento'. Tra gli appuntamenti, una veglia "penitenziale" alla presenza di alcune vittime di abuso. Dopo che lo scandalo della pedofilia è esploso nel 2010 in diversi paesi del mondo, a partire da Irlanda, Germania, Belgio e Stati Uniti, dopo la dura lettera del Papa ai vescovi irlandesi, e dopo che lo stesso Benedetto XVI ha fatto dimettere diversi presuli ed ha incontrato gruppi di vittime in quasi tutti i suoi ultimi viaggi internazionali, ora l'ateneo romano guidato dai gesuiti, d'accordo con la Curia romana, organizza un appuntamento che intende aiutare gli episcopati di tutto il mondo alla stesura di linee-guida anti-pedofilia che la stessa Santa Sede ha chiesto per maggio prossimo.
"Nessuna organizzazione, nessuno Stato ha organizzato un evento simile", ha detto nella conferenza stampa di presentazine il gesuita tedesco Hans Zollner, presidente del comitato organizzatore del simposio che lavora all'appuntamento da due anni. "La Chiesa, con l'aiuto di Dio e degli uomini, può diventare leader in questo campo. Qualcuno ci critica dicendo: fate piuttosto i compiti a casa. E sicuramente il simposio non è la soluzione di tutti i problemi, non è ne il primo né sarà l'ultimo convegno su questo tema. Ma possiamo fare quello che è nelle nostre forze. Ci sono forze che resistono e forze che lavorano per il miglioramento. Questo convegno è un segno chiaro e preciso che ci sono forze all'interno della Chiesa che vogliono lavorare insieme per migliorar la situazione". Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, ha confermato che il Papa manderà al simpsio un messaggio a firma del cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone.
Alla conferenza stampa, che si è tenuta in italiano e inglese nonostante il disagio della neve a Roma e seguita in live-twitting dall'ufficio stampa della stessa Gregoriana, ha preso parte anche una vittima irlandese di abusi sessuali di un sacerdote, che parteciperà poi al convegno. "Sono cattolica, ma in quanto vittima ho avuto un periodo molto difficile nel mio rapporto con la Chiesa", ha ammesso la signora Marie Collins, che al simposio parlerà di "come dare voce alla vittime". "Partecipare non è stata una decisione facile. Sapevo che altre vittime mi avrebbero criticato, perché la rabbia è enorme". C'è rabbia, ad esempio, perché mancano ancora le scuse non tanto dei preti abusatori, quanto dei vescovi colpevoli di insabbiamento. "La domanda che mi hanno fatto è stata: ma questo simposio non è solo un'operazione di Public relations della Chiesa? Sono domande di persone che hanno perso fiducia nella Chiesa. Ma io ho deciso comunque di venire, perché se c'è la possibilità di proteggere maggiormente i bambini nel presente e nel futuro, non va persa".
La signora Collins, peraltro, ha citato, tra i presuli sospettati di aver insabbiato accuse di pedofilia del clero, il primate irlandese Sean Brady, che sarà presente al simposio. Alla domanda dei giornalisti su come sono stati selezionati i vescovi che parteciperanno al convegno (mancano, ad esempio, due 'campioni' della lotta agli abusi come l'irlandese Diarmuid Martin e lo statunitense Sean O'Malley), padre Zollner ha spiegato: "Abbiamo chiesto ai vertici delle conferenze episcopali di delegare un loro rappresentane, hanno scelto loro". La Cei sarà rappresentata da mons. Guglielmo Borghetti (Pitigliano) e mons. Domenico Cancian (Città di Castello). Gli organizzatori, peraltro, spiegano che non saranno rappresentate al convegno solo le conferenze episcopali troppo povere per mandare un loro rappresentante o gli episcopati di paesi dove i cattolici sono pochi. Saranno invece rappresentati tutti i continenti. Al simposio parteciperanno anche quattro 'osservatori' - tra cui l'italiana Pia Capozza - che poi riferiranno delle loro osservazioni ad una conferenza stampa conclusiva, giovedì pomeriggio, alla quale verrà presentato un centro di e-learning anti-pedofilia.
Il vescovo maltese Charles J. Scicluna, 'promotore di giustizia' della congregazione per la Dottrina della fede (una sorta di procuratore generale della Santa Sede), ha spiegato che "non si possono scindere il bene della Chiesa e la protezione dei bambini: la protezione dei minori è parte dell'evangelizzazione". Ai cronisti che domandavno se durante il simposio verrà dedicata attenzione anche alla diagnosi delle cause del problema degli abusi sessuali dei minori, citando lo studio statistico realizzato dalla conferenza episcopale Usa, Scicluna ha spiegato che "dipende dalle Chiese locali: noi in vaticano riceviamo le denunce, e da esse non possiamo fare analisi sulle cause. Bisogna che uno studio del genere sia fatto a livello locale come è stato fatto negli Stati Uniti".
Al convegno della Gregoriana parteciperanno, tra gli altri, il prefetto della congregazione vaticana per la Dottrina della fede, il cardinale statunitense William Levada, il segretario dello stesso dicastero, il gesuita Luis Ladaria, il prefetto della congregazione dei vescovi, il cardinale canadese Marc Ouellet, i segretari delle congregazioni dei Religiosi e di Propaganda fide, il vescovo americano Joseph Tobin e il vescovo cinese Savio Hon tai fai, il superiore dei gesuiti, padre Adolfo Nicolas, l'arcivescovo di Monaco Reinhard Marx. Martedì sera si svolgerà nella chiesa di Sant'Ignazio una "vigilia penitenziale" nella quale sette gruppi di 'colpevoli' chiederanno scusa per gli abusi e altrettanti rappresentanti delle vittime "chiederanno a Gesù la forza di perdonare", ha spiegato padre Zollner.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il rettore della Gregoriana, Francois-Xavier Dumortier, il giornalista di 'Radio vaticana' Fabio Colagrande e Alexander Des Forges, direttore della comunicazione della conferenza episcopale di Inghilterra e Galles e responsabile della stampa per il simposio. L'iniziativa è stata finanziata da diversi sponsor: l'arcidiocesi di Monaco di baviera, la conferenza episopale tedesca, le associazioni caritatevoli tedesche renovabis e Misereor, le province italiana, olandese e svizzera dei gesuiti, e le diocesi italiane di Brescia (mons. Luciano Monari) Pavia (mons. Giovanni Giudici) e Bressanone-Bolzano (mons. Ivo Muser). Il Papa ha predisposto uno stanziamento per il finanziamento del centro di e-learning contro la pedofilia.
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