(AGI) - CdV, 5 nov.
E' stato aggiornato a sabato il processo a Claudio Sciarpelletti, l'informatico della Segereteria di Stato accusato di favoreggiamento nella vicenda Vatileaks.
La difesa aveva chiesto di acquisire tutti gli atti del processo conclusosi il 6 ottobre con la condanna del maggiordomo infedele Paolo Gabriele.
Il giudici, dopo 50 minuti di camera di consiglio, hanno accolto la richiesta e in conseguenza di cio' concesso il rinvio per consentire all'avvocato Gianluca Bendetti di studiare le carte. Altre eccezioni sono state accolte riguardo all'escussione di alcuni testi, che il promotore di giustizia Nicola Picardi riteneva superflua, essendo stati interrogati in Istruttoria.
E' stato aggiornato a sabato il processo a Claudio Sciarpelletti, l'informatico della Segereteria di Stato accusato di favoreggiamento nella vicenda Vatileaks.
La difesa aveva chiesto di acquisire tutti gli atti del processo conclusosi il 6 ottobre con la condanna del maggiordomo infedele Paolo Gabriele.
Il giudici, dopo 50 minuti di camera di consiglio, hanno accolto la richiesta e in conseguenza di cio' concesso il rinvio per consentire all'avvocato Gianluca Bendetti di studiare le carte. Altre eccezioni sono state accolte riguardo all'escussione di alcuni testi, che il promotore di giustizia Nicola Picardi riteneva superflua, essendo stati interrogati in Istruttoria.
L'ordinanza letta dal presidente del Tribunale dello Stato Citta' del Vaticano, Giuseppe Dalla Torre, respinge invece la richiesta di nullita' del rinvio a giudizio e "non ammette" nemmeno l'acquisizione delle "evidenze relative al traffico telefonico e alle mail" intercorse tra Paolo Gabriele e Claudio Sciarpelletti, in quanto "da esse non deriverebbero elementi univoci".
Con i testimoni sono stati ammessi anche i quesiti relativi alla "supposta amicizia" tra Paolo Gabriele e l'imputato del processo iniziato oggi.
Quanto al rinvio, il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha tenuto a sottolineare che "il Tribunale ha voluto fosse chiaro che riconosceva alla difesa di Sciarpelletti tutti i diritti e quindi anche i tempi necessari per prepararsi bene.
Il presidente infatti aveva detto che se la difesa avesse ritenuto di andare avanti oggi sarebbe stata una sua libera decisione".
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Con i testimoni sono stati ammessi anche i quesiti relativi alla "supposta amicizia" tra Paolo Gabriele e l'imputato del processo iniziato oggi.
Quanto al rinvio, il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha tenuto a sottolineare che "il Tribunale ha voluto fosse chiaro che riconosceva alla difesa di Sciarpelletti tutti i diritti e quindi anche i tempi necessari per prepararsi bene.
Il presidente infatti aveva detto che se la difesa avesse ritenuto di andare avanti oggi sarebbe stata una sua libera decisione".
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