domenica 18 novembre 2012

Mons. Muller: riscoprire il sacramento della Penitenza (Izzo)

RELIGIONE: PREFETTO DELLA FEDE, RISCOPRIRE SACRAMENTO PENITENZA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 nov. 

Gli uomini del nostro tempo, il cui senso morale appare "fortemente affievolito", debbono riscoprire il valore della confessione sacramentale e della virtu' della penitenza". 
Lo afferma il neo prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, monsignor Gerhard Ludwig Muller in un intervento pubblicato oggi dall'Osservatore Romano. "Il sacramento della confessione, unitamente alle altre forme di penitenza, appartiene da sempre - ricorda l'arcivescovo - alla vita della Chiesa. Esso risponde, infatti, al bisogno permanente del cristiano di conversione al regno di Dio, di richiesta di perdono per i peccati, di implorazione dell'aiuto divino, di rendimento di grazie e di lode al Padre".
Secondo monsignor Muller, "per il cristiano la penitenza non e' mai fine a se stessa ne' si configura come semplice strumento di controllo di se', ma rappresenta la via necessaria per partecipare alla morte gloriosa di Cristo: in questa morte - infatti - egli viene inserito con il Battesimo e dal Battesimo riceve il dono e il compito di esprimerla nella vita morale in una condotta che comporta il dominio su tutto cio' che e' segno e frutto del male". Ed e' per "evitare una certa disistima nei confronti della Confessione", che la Chiesa ci ricorda, spiega il capo dicastero, che "il frutto di questo sacramento non e' solo la remissione dei peccati". "Esso opera una autentica 'risurrezione spirituale', restituisce la dignita' e i beni della vita dei figli di Dio, di cui il piu' prezioso e' l'amicizia con Dio", ricorda infatti Muller citando il Catechismo della Chiesa Cattolica. Per questo, sottolinea, "la prassi penitenziale della Chiesa, nelle sue molteplici forme che si sono succedute nei secoli, ha sempre trovato il suo vertice nel sacramento della Penitenza, segno sacramentale della salvezza, operata dalla morte e risurrezione di Gesu' e da lui donata alla Chiesa con l'effusione del suo Spirito". "Il sacramento della confessione si rivela in tal modo necessario - conclude Muller - non soltanto per ottenere il perdono dei peccati commessi dopo il battesimo, ma anche per assicurare autenticita' e profondita' alla virtu' della penitenza come atteggiamento cristiano e alle diverse pratiche penitenziali della vita cristiana", in quanto "mediante il sacramento della confessione lo stesso Spirito Santo effuso da Gesu' continua ad agire e a ricreare il cuore dei fedeli, diventando legge di vita per un'esistenza convertita e penitente".

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