L'incontro di riflessione e di preghiera con il Papa nell'Aula Paolo VI, in occasione dell'Anno della fede, rappresenta un po' il sigillo posto sabato mattina, 17 novembre, sulla ventisettesima conferenza internazionale, i cui lavori si erano conclusi nell'Aula del Sinodo venerdì sera. A questo significativo momento, iniziato nella basilica di San Pietro con la messa presieduta dall'arcivescovo Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, hanno partecipato anche i membri dell'associazione dei medici cattolici italiani e della federazione europea delle associazioni mediche cattoliche, riuniti in questi giorni nella sede romana dell'Università Cattolica del Sacro Cuore per il congresso su «Bioetica ed Europa cristiana».
L'arcivescovo Zimowski, che in apertura dell'incontro con il Papa ha rivolto un indirizzo di saluto a nome dei partecipanti, nell'omelia della messa ha richiamato la responsabilità dei medici quali «servitori e annunciatori della vita». Il cardinale Angelo Comastri, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, ha presieduto l'incontro di preghiera nell'Aula Paolo VI, all'inizio del quale ha proposto una riflessione sul senso dell'umiltà cristiana. Solo con un cuore umile «sarete capaci -- ha detto agli operatori sanitari -- di chinarvi veramente sugli altri e sarete anche trasparenti per lasciar passare la luce di Dio e l'amore di Dio». E così «vedrete guarire tanta gente» nell'anima certamente «e, se Dio vuole, anche nel corpo».
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