lunedì 12 novembre 2012

Il Papa: sono anziano in visita ai coetanei, la nostra età è bella. Gli anziani non sono un peso ma una ricchezza, teneteli a casa (Izzo)

PAPA: SONO ANZIANO IN VISITA A COETANEI, NOSTRA ETA' E' BELLA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 nov. 

"Vengo tra voi come vescovo di Roma, ma anche come anziano in visita ai suoi coetanei". 
Con queste parole Benedetto XVI si e' rivolto agli ospiti della casa famiglia "Viva gli anziani" della Comunita' di Sant'Egidio, dove si e' recato poco dopo le 11. 
"A una certa eta', capita di volgersi al passato, rimpiangendo quando si era giovani, si godeva di energie fresche, si facevano progetti per il futuro: cosi' lo sguardo, a volte, si vela di tristezza, considerando questa fase della vita come il tempo del tramonto", ha ammesso l'85enne Joseph Ratzinger, che subito dopo, pero', ha aggiunto: "vorrei dirvi con profonda convinzione: e' bello essere anziani!".
"Abbiamo ricevuto il dono di una vita lunga", ha rilevato il Papa parlando anche di se stesso, per poi ripetere: "vivere e' bello anche alla nostra eta', nonostante qualche 'acciacco' e qualche limitazione. Nel nostro volto ci sia sempre la gioia di sentirci amati da Dio, mai la tristezza". 
E se "talvolta le giornate sembrano lunghe e vuote, con difficolta', pochi impegni e incontri; non scoraggiatevi mai: voi siete - ha scandito Ratzinger - una ricchezza per la societa', anche nella sofferenza e nella malattia. E questa fase della vita e' un dono anche per approfondire il rapporto con Dio". 
Ai suoi coetanei, il Pontefice tedesco ha poi ricordato "l'esempio del Beato Giovanni Paolo II, che e' stato ed e' tuttora illuminante per tutti. Non dimenticate che tra le risorse preziose che avete c'e' quella essenziale della preghiera: diventate intercessori presso Dio, pregando con fede e con costanza".
"Pregate per la Chiesa, anche per me, per i bisogni del mondo, per i poveri, perche' nel mondo non ci sia piu' violenza", ha esortato sempre rivolto agli ospiti della casa famiglia. 
"La preghiera degli anziani - ha spiegato - puo' proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo piu' incisivo che l'affannarsi di tanti. Vorrei affidare oggi alla vostra preghiera il bene della Chiesa e la pace del mondo".
"Il Papa - ha poi assicurato ai vecchietti che si stringevano attorno a lui - vi ama e conta su tutti voi. Sentitevi amati da Dio e sappiate portare in questa nostra societa', spesso cosi' individualista ed efficientista un raggio dell'amore di Dio. E Dio sara' sempre con voi e con quanti vi sostengono con il loro affetto e con il loro aiuto". "In ogni eta' - ha quindi concluso - bisogna saper scoprire la presenza e la benedizione del Signore e le ricchezze che essa contiene. Non bisogna mai farsi imprigionare dalla tristezza!". 

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PAPA: ANZIANI NON SONO UN PESO MA UNA RICCHEZZA, TENETELI A CASA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 12 nov. 

"Si dovrebbe operare con maggiore impegno, iniziando dalle famiglie e dalle istituzioni pubbliche, per fare in modo che gli anziani possano rimanere nelle proprie case. 
La sapienza di vita di cui sono portatori e' una grande ricchezza". Lo ha affermato Benedetto XVI nel discorso pronunciato questa mattina nella casa famiglia "Viva gli anziani", gestita dalla Comunita' di Sant'Egidio. 
"La qualita' di una societa', vorrei dire di una civilta', si giudica - ha sottolineato il Pontefice - anche da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune. Chi fa spazio agli anziani fa spazio alla vita! Chi accoglie gli anziani accoglie la vita!".
"Nella Bibbia - ha ricordato Papa Ratzinger - la longevita' e' considerata una benedizione di Dio; oggi questa benedizione si e' diffusa e deve essere vista come un dono da apprezzare e valorizzare". Eppure, ha lamentato, "spesso la societa', dominata dalla logica dell'efficienza e del profitto, non lo accoglie come tale; anzi, spesso lo respinge, considerando gli anziani come non produttivi, inutili". E cosi', "tante volte si sente la sofferenza di chi e' emarginato, vive lontano dalla propria casa o e' nella solitudine". 
Contro tutto questo combatte la Comunita' di Sant'Egidio, che, ha riconosciuto il Pontefice, "fin dal suo inizio, ha sorretto il cammino di tanti anziani, aiutandoli a restare nei loro ambienti di vita, aprendo varie case-famiglia a Roma e nel mondo". E "mediante la solidarieta' tra giovani e anziani, ha aiutato a far comprendere come la Chiesa sia effettivamente famiglia di tutte le generazioni, in cui ognuno deve sentirsi 'a casa' e dove non regna la logica del profitto o dell'avere, ma quella della gratuita' e dell'amore". 

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