domenica 5 febbraio 2012

Mons. Diarmuid Martin: Il Papa visiterà l'Irlanda "piuttosto presto" ma non nel 2012 (Izzo)

PAPA: VISITERA' L'IRLANDA PIUTTOSTO PRESTO MA NON NEL 2012

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 5 feb.

Papa Benedetto XVI si rechera' in Irlanda "piuttosto presto" ed e' stato "attivamente considerato" in Vaticano un invito da parte della Chiesa Cattolica irlandese, che aveva chiesto al Papa di compiere il suo viaggio gia' nel prossimo giugno, in occasione del Congresso Eucaristico Internazionale, che si terra' a Dublino dal 10 al 17.
Lo ha detto l'arcivescovo di Dublino, monsignor Diarmuid Martin, parlando alla radio Rte. "Non abbiamo ricevuto una risposta ufficiale, ma mi e' stato detto, e su questo sono d'accordo, che la sua venuta - ha spiegato l'arcivescovo - avrebbe dovuto essere successiva ai passi del rinnovamento della Chiesa in Irlanda e che un 'corto circuito' tra questo 'processo' e il viaggio non avrebbe portato benefici".
"Dobbiamo dunque aspettare che si completi il rinnovamento e personalmente - ha confidato monsignor Martin - non sono sicuro che siamo gia' in quella fase". Del resto il programma dei viaggi del Papa per il 2012 include gia' le visite a Cuba, in Messico e ufficiosamente quelle in Libano e in Ucraina.
Nella sua lettera del 2010 ai cattolici dell'Irlanda feriti dalla scandalo degli abusi sessuali compiuti da ecclesiastici, che lo ha costretto a rimuovere buona parte della Gerarchia locale, dimostratasi incapace di rispondere adeguatamente alle denunce ricevute, Benedetto XVI ha espresso tutto il suo dolore per le sofferenze delle vittime degli abusi e la sua vergogna per l'accaduto. Lo scorso novembre, poi, ha inviato in Irlanda come nunzio apostolico un prelato che prestava servizio alla Congregazione della Dottrina della Fede, monsignor Charles J. Brown, che dovra' ora proporre al Papa i nomi dei nuovi vescovi. Per questo e' prevedibile che il viaggio possa realizzarsi nel 2013.
Per avviare la sua preparazione, tuttavia, si attende che siano del tutto superate le incomprensioni tra Santa Sede e Governo irlandese, duramente criticato dai vescovi ma anche dal principale partito oppositore (Fianna Fail) per la chiusura dell'Ambasciata presso la Santa Sede, che rappresentava sin dal 1929 una delle missioni diplomatiche piu' antiche del paese, e la conseguente decisione di proporre al Vaticano un ambasciatore non residente, la cui nomina non ha comunque ancora ricevuto il gradimento.

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Martin è un po' accomodante (nei confronti del governo irlandese). Eufemia

Anonimo ha detto...

non ha ancora ottenuto il gradimento,ma dico io dopo quello che hanno combinato,si permettono pure di fare gli schizzinosi?In missione nei paesi islamici farebbe non che bene....

Anonimo ha detto...

Se il Congresso Eucaristico si tenesse a Roma sarebbe la soluzione ideale, in attesa che il Papa decida se e quando accettare l'invito in Irlanda.
Alessia

Anonimo ha detto...

io farei venire tutti i presuli irlandesi a Roma e li farei aspettare sotto la neve come Enrico IV a Canossa,peccato che a Roma nevichi ogni 30anni...

Irish-Tribune ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=bMBKtizRcyc

Ecco finalmente la versione italiana del video sulla lettera segreta del vaticano.
Speriamo che non venga censurata.

Raffaella ha detto...

Pesce d'aprile?
R.