Papa/ Crea 22 nuovi cardinali. "Sarò pastore mite e fermo"
Alle "visite di calore" Bertone e 'don Georg' tra la folla
Città del Vaticano, 18 feb. (TMNews)
Quando appare monsignor Georg Gaenswein, l'avvenente segretario personale del Papa, i fedeli in fila per salutare il neocardinale Giuseppe Betori si distraggono per qualche minuto. "E' il don Giorgio", commenta a bassa voce qualche ragazza con tipico accento fiorentino. Gli stringono la mano, gli fanno le foto, lui entra a salutare l'arcivescovo di Firenze e la coda si blocca per qualche minuto. Rimangono in attesa, mescolati ai semplici fedeli, la deputata dell'Udc Paola Binetti, la senatrice del Pd Maria Cristina De Luca, e l'ambasciatore israeliano presso la Santa Sede Mordechai Lewy. Poi il bel Georg se ne va e riprendono le "visite di calore" al nuovo porporato.
In Vaticano oggi è giornata di festa. E - appuntamento tanto eccezionale quanto tradizionale per Roma- il Palazzo Apostolico si apre alla cittadinanza che vuole salutare i ventidue nuovi cardinali creati stamane da Benedetto XVI in un Concistoro nella basilica di San Pietro. "Pregate anche per me - ha detto loro Benedetto XVI alla fine dell'omelia - affinché possa sempre offrire al Popolo di Dio la testimonianza della dottrina sicura e reggere con mite fermezza il timone della santa Chiesa".
Seminaristi e signore in pelliccia, cardinali di vecchia data e giornalisti, fedeli della diocesi di origine dei neopromossi e Araldi di Cristo in abbigliamento medievale, turisti per caso e diplomatici si mettono in fila nel primo pomeriggio e attendono ore per accedere alle stanze affrescate della prima loggia della 'casa del Papa' per conoscere i nuovi principi della Chiesa. Ad ogni cardinale è stata assegnata una postazione. I più 'gettonati' sono, oltre a Betori, gli italiani Fernando Filoni, Giuseppe Versaldi, Domenico Calcagno, e poi - c'è una folla di romeni attorno a lui - l'arcivescovo maggiore di Fagaras e Alba Iulia dei Romeni, lo spagnolo Manuel Monteiro de Castro, il brasiliano Joao Braz de Aviz. Il siro-malabarese George Alencherry, circondato da solerti sacerdoti, è preso d'assedio da un gruppo fitto di indiani, il teologo belga 91enne Julien Ries si intrattiene con pochi amici, l'arcivescovo di New York Timothy Dolan abbraccia preti e suore americane assistito da un efficientissimo ufficio stampa. Quasi tutti (ma non Dolan) distribuiscono ai fedeli un'immaginetta sacra che ricorda la giornata, il cardinale statunitense Edwin Fredericl O'Brien - ex cappellano militare a West Point, uno che, si legge nella biografia ufficiale, "dal 1971 al 1972 è stato in Vietnam e da una base operativa in mezzo alla giungla, insieme con un pastore protestante, volava in elicottero negli avamposti difensivi per provvedere alle necessità spirituali dei soldati" - distribuisce la sua foto sorridente con al petto la stella dell'ordinariato militare statunitense.
Tra le stanze del Palazzo apostolico e l'aula delle udienze passa il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano.
Poco lontano si aggira il cardinale di Palermo Paolo Romeo, al centro di una recente fuga di notizie pubblicata dal 'Fatto quotidiano' su un presunto attentato al Papa ("Giornalisti? Le domande oggi fatele ai nuovi cardinali..."), ma Bertone fa un altro giro. Tra la folla ci sono il cardinale Camillo Ruini, il portavoce vaticano Federico Lombardi, il direttore di 'Civiltà cattolica' Antonio Spadaro, l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede Francesco Maria Greco, e molti altri ancora. Alle 18.30 le sale vengono chiuse e i nuovi cardinali si apprestano a festeggiare in privato.
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2 commenti:
Il tono di quest'articolo non mi piace per niente: sembra preso da Novella 2000 o da un altro qualsiasi giornale da gossip!
Scusi ma Monteiro è spagnolo?????
Si tutto nella redazione ha questa affidabilità...
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