domenica 26 febbraio 2012

Il Papa, Vatileaks e l'Opus Dei (Rodari)

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La grandezza del Pontificato di Papa Benedetto si impone da se' senza bisogno di aiuti.

10 commenti:

laura ha detto...

Buongiorno e buona domenica. Son d'accordo con te, ma se qualche Santo Lo protegge, è meglio

raffaele ibba ha detto...

«Il denaro non è un bene o un male in sé. Dipende da come lo usi usa», ha detto in passato al Corriere della Sera, Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello Ior e, si dice, membro dell'Opus. (dall'articolo di Rodari)

Il denaro è un male in sé, perché è l'essenza del mondo.

"Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere»." (Mc 12, 42 - 44)

Gesù legge correttamente, anche nel piano sociologico ed antropologico, che cosa é il denaro.
"Ciò che aveva per vivere" o, "parte del superfluo".
Ettore Gotti Tedeschi non si rende conto di quel che è e di quel che fa, quando dice, insieme all'imperatore Vespasiano, che il denaro non ha odore.
Il denaro puzza o a un buon odore. Quello della nostra vita. Ma non possiamo, appunto, prendere la nostra vita come nostro fine. Per seguire Gesù dobbiamo odiare la nostra vita, altrimenti siamo in grave errore e non possiamo amare Gesù. Perché Gesù, nel povero e nell'Eucaristia, va amato molto più della nostra vita.
Sia l'Opus Dei che Ettore Gotti Tedeschi lo devono sapere.
ciao
r

Anonimo ha detto...

se davvero il vaticano ha tanti appoggi in rai grazie all'opus perchè nessuno dedica mai una trasmissione di approfondimento al papa in prima serata?
in tv si potrebbe spiegare la lotta alla corruzione e alla pedofilia ma sono anni che nessuno parla di bxvi.

Fabiola ha detto...

Curioso.
Il male in sè (se così si può dire) è satana. Non il denaro. Il denaro è, appunto, ciò che serve per vivere e per aiutare a vivere.
Nulla di solo umano è male "in sè". E l'essenza del mondo non è il denaro.
Se il mondo è la creazione si tratta di cosa "molto buona", se è ciò che rifiuta Cristo è posto sotto il potere del demonio.
Il denaro della vedova profuma,(come il denaro servito per il profumo costosissimo con cui la donna onorò Gesù), senza quel denaro non avrebbe potuto offrire tutto il suo tesoro.
Odiare la propria vita significa amare Cristo cioè riavere, in pienezza, la propria vita.
"Charitas incipit ab egone", la carità nasce dall'io, lo dice Tommaso d'Aquino.
L'io non viene fatto fuori ma piuttosto cresce in pienezza, in Cristo: "voi valete più di molti passeri.
Certo c'è anche una scuola teologica che sostiene che la charitas sia una "ekstasis", una totale uscita da sè. Ma io sto con Tommaso. La teologia crucis non è l'ultima parola del cristianesimo, la croce è per risorgere.
Mi scuso per la lezioncina ma Raffaele non perde occasione per impartirne qualcuna, questa volta è toccato all'Opus Dei.

Anonimo ha detto...

Mah! Allora anche il coltivare e lo scambio ( baratto) dei beni coltivati/prodotti è negazione evangelica?
Il denaro è uno strumento, questo è il senso delle parole di Gotti Tedeschi. E dall'uso che se ne fa può apportare benefici all'uomo o malefici.
Sia che lo si incensi sia che lo si adori il denaro diviene idolo. Mi spiace Raffaele, ma la sua citazione è decisamente fuori luogo.
Cristo è anche uomo e la natura dell'uomo è sì spirituale ma vuole anche la cura del corpo.
Infatti pure quello resusciterà!
Grazie al denaro l'uomo ha potuto sconfiggere le malattie ( ad esempio) permettendo a chi studiava di poter raggiungere risultati che altrimenti non avrebbe raggiunto.
Consiglio la sana lettura di Cafhuen, Cristiani per la libertà.
Buona Domenica
Matteo Dellanoce

Anonimo ha detto...

vi posto un comemnto che faceva sempre il cardinal Biffi, quando si gestivano le attività della diocesi di bologna:"il denaro é lo sterco del demonio, ma va bene per concimare i campi del signore"

Max

raffaele ibba ha detto...

Grazie a tutti ...
non do mai lezioni o almeno ci provo ... il tono cattedratico dipende solo (principalmente) da un difetto professionale ... il fatto che ho studiato ed amato (in gioventù) Hegel e Marx e questo crea un difetto linguistico che permane nel tempo ... adesso sto cercando di imparare da Gesù e da voi ... e non scherzo né prendo in giro


ciao
r

Anonimo ha detto...

il papa aveva appoggi in rai grazie all'Opus Dei quando c'era Navarro Vals,allora sì che fioccavano interviste con collaboratori vari e porta a porta dedicati per ore a GP2,adesso solo brevi cenni e quando un pò più lunghi velenosissimi,molto meglio rai2 con Brunelli,la verità è che Ratzinger non ha santi in Paradiso per i media,raramente lo difendono o riportano veramente quel che dice.

Anonimo ha detto...

per farvi un'idea della situazione:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/26/marco-simeon-il-nuovo-potere-tra-rai-e-vaticano/193890/

raffaele ibba ha detto...

L'intervista è, per me che sono tonto, incomprensibile e stupida.
Non mi da alcuna informazione se non che questo tal Simeon è uno (come si diceva un tempo) "bene introdotto".
Chi poi l'abbia "introdotto" e perché non è cosa che mi riguardi.
La Chiesa, ed il Vaticano in specie, non dovrebbero farsi frequentare da lobbisti, di qualsiasi specie vivente, e per quanto "bene introdotti" siano.
Ma è vero che non sopporto la società neoliberista, di cui questo Simeon è un sottoprodotto fin troppo tipico.
Comunque non credo in tutto questo "potere" sui media di Opus Dei.
Credo più facilmente nel "qualunquismo" dei giornalisti e degli operatori dei media, per cui Woitila era un papa "attore" molto più facile per loro. Benedetto è assai più difficile e bisogna ascoltarlo, non basta guardarlo.
E poi Navarro Vals è un altro "bene introdotto".
ciao
r