PAPA: MESSA CON NUOVI CARDINALI; FILONI, NON MANCANO PERSECUZIONI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 19 feb.
Nella missione della Chiesa oggi "non mancano il martirio e le persecuzioni in tanti suoi membri".
Lo ha detto il neo cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli, nell'indirizzo di saluto al Papa pronunciato a nome dei 22 nuovi cardinali che hanno ricevuto ieri la berretta e l'anello.
Benedetto XVI celebra con loro nella Basilica Vaticana e Filoni, primo nell'ordine delle precedenze tra i nuovi Cardinali, ha promesso a nome di tutti i suoi confratelli: "vorremo portare la porpora come veste inconsunta fino all'effusione del sangue, al martirio", come testimonianza di "una unica fede, dell'amore per Cristo, dell'unione con il Papa e della compassione per'' i piu' deboli e fragili".
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PAPA: PORPORA CARDINALI RENDE ONORE ALLE LORO CHIESE E NAZIONI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 19 feb.
"La nuova dignita' che vi e' stata conferita vuole manifestare l'apprezzamento per il vostro
fedele lavoro nella vigna del Signore, rendere onore alle Comunita' e alle Nazioni da cui provenite e di cui siete degni rappresentanti nella Chiesa, investirvi di nuove e piu' importanti responsabilita' ecclesiali, ed infine chiedervi un supplemento di disponibilita' per Cristo e per l'intera Comunita' cristiana".
Lo ha detto il Papa ai 22 nuovi cardinali che hanno ricevuto ieri la berretta e l'anello.
"Gia' avete molti meriti presso il Popolo di Dio per la vostra generosa e sapiente opera svolta nel Ministero pastorale in impegnative Diocesi, o nella direzione dei Dicasteri della Curia Romana, o nel servizio ecclesiale dello studio e dell'insegnamento", ha riconosciuto Benedetto XVI nell'omelia della messa celebrata oggi con i neo porporati. "Questa disponibilita' al servizio del Vangelo - ha aggiunto - e' saldamente fondata sulla certezza della fede. Sappiamo infatti che Dio e' fedele alle sue promesse".
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PAPA: CHIESA DEVE RINVIARE OLTRE SE', VERSO L'ALTO, SOPRA DI NOI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 19 feb.
"La Chiesa non esiste per se stessa, non e' il punto d'arrivo, ma deve rinviare oltre se', verso l'alto, al di sopra di noi".
Lo ha ricordato Benedetto XVI ai 22 nuovi cardinali che hanno celebrato con lui questa mattina in San Pietro. "La Chiesa - ha spiegato nell'omelia - e' veramente se stessa nella misura in cui lascia trasparire l'Altro con la 'A' maiuscola, da cui proviene e a cui conduce".
"La Chiesa - ha aggiunto il Papa - e' il luogo dove Dio 'arriva' a noi, e dove noi 'partiamo' verso di Lui; essa ha il compito di aprire oltre se stesso quel mondo che tende a chiudersi in se stesso e portargli la luce che viene dall'alto, senza la quale diventerebbe inabitabile".
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PAPA: LA TRADIZIONE ASSICURA ALLA CHIESA STABILITA' NEI MUTAMENTI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 19 feb.
Benedetto XVI e' tornato a proporre oggi la sua ermeneutica della continuita', che rivaluta il ruolo della Tradizione nella Chiesa, messo in ombra da alcune letture del Concilio Vaticano II come momento invece di rottura.
"I Padri della Chiesa - ha spiegato nell'omelia della messa celebrata in San Pietro con i 22 nuovi cardinali - hanno nella comunita' ecclesiale la funzione di garanti della fedelta' alla Sacra Scrittura. Essi assicurano un'esegesi affidabile, solida, capace di formare con la cattedra di Pietro un complesso stabile e unitario. Le Sacre Scritture, interpretate autorevolmente dal Magistero alla luce dei Padri, illuminano il cammino della Chiesa nel tempo, assicurandole - ha scandito il Papa - un fondamento stabile in mezzo ai mutamenti storici".
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