Papa: "La neve è bella, ma speriamo venga presto la primavera"
Città del Vaticano - (Adnkronos)
Con queste parole il Pontefice ha concluso l'Angelus di oggi in piazza San Pietro ancora parzialmente innevata. Ha poi toccato il tema della malattia, definita come "prova terribile dell'esistenza da cui la fede ci può salvare". E ha ricordato come esempio la beata Chiara Badano.
"E' bella la neve ma speriamo che presto venga la Primavera''.
Con queste parole riferite al clima rigido e alle nevicate cadute in Italia e in tutta Europa, il Pontefice ha voluto concludere l'Angelus di oggi in una piazza San Pietro ancora parzialmente innevata, in una giornata però segnata, nella Capitale, dal ritorno del sole.
Ha parlato anche della "malattia" che, ha detto, "fa parte della condizione umana nella quale sperimentiamo la vicinanza degli altri. Ma anche se la medicina ha fatto enormi progressi, il male, a volte, ci può schiacciare. Da questa condizione si può uscire attraverso la fede, l'amore di Dio ci può salvare". ''Come dobbiamo reagire - si è chiesto il Papa - a questo attacco del Male? Certamente con le cure appropriate - la medicina in questi decenni ha fatto passi da gigante - ma la parola di Dio ci insegna che c'è un atteggiamento decisivo e di fondo con cui affrontare la malattia ed è quello della fede''.
''Lo ripete sempre Gesù - ha aggiunto - alle persone che guarisce: la tua fede ti ha salvato. Persino di fronte alla morte, la fede può rendere possibile ciò che umanamente è impossibile. Ma fede in che cosa? Nell'amore di Dio. Ecco la vera risposta, che sconfigge radicalmente il Male''.
Nel corso dell'angelus di oggi il Papa ha ricordato la giovane Chiara Badano, focolarina (detta Chiara Luce), colpita da un tumore e morta nel 1990.
E' diventata beata il 25 settembre del 2010. ''Tutti conosciamo -ha affermato il Pontefice- persone che hanno sopportato sofferenze terribili perché Dio dava loro una serenità profonda''. ''Penso all'esempio recente -ha aggiunto Ratzinger- della beata Chiara Badano, stroncata nel fiore della giovinezza da un male senza scampo: quanti andavano a farle visita, ricevevano da lei luce e fiducia!''.
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