domenica 12 febbraio 2012

Il Fatto pubblica un altro regalo della talpa: una lettera del card. Scola al nunzio in Italia. Non c'e' nessuna "rivelazione scottante" ma il solito problema: come ha fatto il documento a volare fuori dal Vaticano?

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Non vedo dove stia lo scoop per quanto riguarda il contenuto: il card. Scola (altro bersaglio di questa campagna curiale) ha indicato al Papa una "terna" di possibili candidati per la diocesi di Venezia. Fra essi Mons. Moraglia che poi e' stato nominato Patriarca di Venezia.
Come si puo' quindi dire che il Papa non ha dato retta al card. Scola? Ha tenuto conto del suo giudizio e poi ha deciso, come sempre, in prima persona. Dove sta lo scoop? Non c'e' per quanto riguarda il contenuto della lettera.
C'e' pero' il solito problema: come ha fatto un documento riservato, destinato al Papa, a finire sulle pagine di un quotidiano? Fa bene la Gendarmeria ad indagare ma temo che la talpa abbia gia' consegnato un faldone intero.

8 commenti:

Vatykanista ha detto...

Non so se Lillo sia un antifascista. Ma anche se lo fosse a parole, non lo è certamente nei fatti. Anzi, nei fatti è nella scia dei peggior disinformatori e manipolatori nazisti (e stalinisti, ovviamente.) Al Fatto non piace la libertà dell'uomo, ma il totalitarismo decerebrato e decerebrante..

Anonimo ha detto...

"Come ha fatto a volare il documento fuori dal Vaticano?"

Considerando che, così come si dice, e non da adesso, colui che ha le scarpe strette è l'ex SdS e che nella Segreteria di Stato (SdS) è ancora presente la vecchia guardia, è presto detto come è volato fuori il documento.

Anonimo ha detto...

Il Papa dovrebbe solennemente dichiarare scomunicate tutte le persone che sono coinvolte in questo passaggio di documenti riservati alla stampa.
Come potranno i presuli comunicare liberamente con il Papa se poi queste riservatissime comunicazioni passano alla stampa.

Sarebbe ora che qualcuno iniziasse a prendere provvedimenti nelle sacre stanze: stiamo sfondando il fondo del ridicolo!!

Vatykanista ha detto...

Quanto allo "scoop" sulla terna, è davvero follia pura (dare ad esso dello scoop..)

Magari (faccio solo un esempio) Bagnasco e Caffarra hanno messo (se l'hanno messo) Moraglia per primo nella lista. E Scola, pur ammirando Moraglia, ha magari voluto indicare per primo un esponente della Chiesa veneta..

Sarebbe stato bello se avessimo visto invece indicati, in ordine:


1) Forte
2) Paglia
3) Mattiazzo

e poi il Papa avesse scelto (sempre legittimamente) il Moraglia.

Oppure anche

1) Crepaldi
2) Giordano
3) Parolin


Per entrambe le terne (fossero state così) , molti, di diverse "fazioni", avrebbero avuto da ridire in qualche modo..

Ma qui, davvero, siamo al ridicolo, all'assurdo.


Una sola cosa aggiungo: questa gente (del Fatto) pare ben addestrata e disposta a qualsivoglia "character assassination" (che è come dire "metodo Boffo" in inglese, ma in senso più lato e senza evocare il Dino nazionale) , anche a comando, se del caso.


Bisogna stare in guardia, vigilare e, soprattutto, non dare a lorsignori troppa retta e motivi di vanità.. Anche perché lo stesso articolo di oggi, mostra chiaramente (qualora vi
fossero stati dubbi al proposito) quanto i "cavali di razza" all'interno del Sacro Collegio infastidiscano qualcuno - che opera anche a mezzo del Fatto. Proprio ieri, ignaro dell'articolo odierno, mi chiedevo: "Se hanno fatto questo a Scola, prima o poi la logica consegenza sarà arrivare a Moraglia, che -se continua così- diverrà a maggior ragione uno fra gli italiani più papabili.."

E già oggi è spuntato (per quanto tangenzialmente) il nome
di Moraglia. Senza colpa alcuna, fuorché quella di essere stato personalmente scelto da un tal Joseph Ratzinger.

Ma a sta gente (e putroppo, ormai l'ho capito, anche a
molta ggente) basta mettere un nome nel ventilatore, e azionare l'interruttore.

Non aggiungo altro. (Sì: preghiamo.)

Vatykanista ha detto...

Ma, poi, scusate se vi ritorno: che venga fatta la morale ai metodi investigativi (veri o presunti) della Gendarmeria vaticana, quando questa gente venderebbe la propria madre pur di ottenere illecitamente -che so- tabulati dalla Telecom per dimostare che uno ha dichiarato al proprio compagno di merende "quanto era buono pane e marmellata, ieri pomeriggio".

Gente che non ha la minima etica professionale, e che è giustizialista a senso unico, e "libertaria" a senso unicissimo.. Meriterebbero la "damnatio lectionis" da ogni rassegna stampa - in qualunque forma- dell'orbe terraqueo...

Ma forse è meglio conoscerlo bene, il proprio nemico..

anonymus_1 ha detto...

Come ho già scritto a proposito delle 12 domande di Raffella:
- convocare tutti e chiedere sotto giuramento la dichiarazione di innocenza (se scoperti successivamente = scomunica ipso facto)
- applicazione severa del Regolamento della Curia Ronmana (vedi sito vatican.va)
- far saltare qualche testa dei responsabili dei settori che hanno accesso ai documenti in quanto titolari degli uffici informazioni
- ci vuole tanto a preparare qualche "polpetta avvelenata"?

Anonimo ha detto...

ma io penso che il papa aspetti che si sputtanino fino in fondo in questa assurda ed anacronistica lotta intestina per il potere,alla fine chi ne viene fuori candido come la sua veste,è il papa,loro si sbraneranno tra di loro,speriamo sì,usque ad effusionem sanguinis!

Raffaella ha detto...

Concordo in tutto e per tutto con anonymus_1!
Non ci vuole nulla a confezionare un documento vero con informazioni del tutto false!
E' ovvio che poi vogliamo vedere la faccia della rana!
R.