martedì 7 febbraio 2012

E' costata cara a Benedetto XVI l'intransigenza contro i preti pedofili: ha avuto attacchi dai media ma anche da ambienti interni alla Chiesa (Giansoldati)

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11 commenti:

Anonimo ha detto...

Arieccoce... ma questi giornalisi potrebbero per una volta dico una dare una informazione corretta?
Fermo restando il dovere di intervenire, nei modi descritti, certi Episcopati (esempio quello italiano) NON POSSONO DENUNCIARE perche' a impedirglelo e' IL CODICE CIVILE, in quanto NON SONO LORO LE VITTIME DELL'ABUSO. LA DENUNCIA PUO' PARTIRE SOLO DALLA VITTIMA, NON DA TERZI, QUALUNQUE ESSI SIANO.

La smettiamo di generalizzare troppo?

Se poi si vuole mettere mano al Codice Civile, nelle varie nazioni che NON contemplano questa possibilita', e' un altro paio di maniche e la cosa mi trova d'accordo.
Per questo motivo, nelle nazioni in cui NON SI PUO' presentare questa denuncia da parte di terzi, si *invitano* le vittime dell'abuso a sporgere denuncia. Perche' la possono fare solo loro, e non altri.

Anonimo ha detto...

pio desiderio:quando si faranno denunce anche nei riguardi del turismo sessuale in Asia mascherato da congressi, briefing ,simposi più o meno probabili,che passano per cose importanti e serie e nasconsono fini non propriamente limpidi?Con questo non voglio assolvere i preti che hanno commesso gravi crimini,provocando grande dolore al mio amatissimo papa,lui sì integerrimo,se non altro per par conditio,mica per altro....

Anonimo ha detto...

Di Rodari paginone sul Foglio:
Gli Orchi e i vili. Intervista a Scicluna.
A me non è piaciuto!
Alessia

Anonimo ha detto...

Non si tratta solo dell'articolo. anche la foto se la potevano risparmiare.
Ecco l'incipit:
Sa cosa mi dice il Papa quando lo incontro? ‘Questi casi così tristi, quando finiranno?’.
E’, infatti, soltanto negli ultimi
anni che Joseph Ratzinger si è reso contodi come il problema degli abusi sessuali
sui minori sia un problema da non trascurare anche per la chiesa. Un problema che lo interroga e gli provoca dolore. Per questo motivo oggi la sua linea è quella
della trasparenza e dell’onestà. Certo, ciò non significa che vogliamo diventare zerbini
di quella cultura vile, e sottolineo vile,
che usa dei peccati di alcuni sacerdoti per screditare la chiesa cattolica, un’istituzione
da sempre maestra nell’accoglienza
dei bambini”.
Alessia

Anonimo ha detto...

Una sola data, Raffy: 1988.
Alessia

Raffaella ha detto...

Pessimo incipit...pessimo!
R.

Anonimo ha detto...

"soltanto negli ultimi anni si è reso conto?" ma che si inventa Rodari? Anche lui un disinformato che pretende di informare? Poveri noi!!! maria Pia

Anonimo ha detto...

Non credo che l'intervista sia un'esclusiva del Foglio. Sarà interessante appurare se e come altri la riportano e, soprattutto, se viene riportata dall'Osservatore e dalla Radio vaticana.
Altro estratto:
....
Dice Scicluna che il richiamo alla penitenza
è proprio della chiesa da sempre.
Non è un arretramento proprio di questi
ultimi mesi, arrivato dopo gli anni missionari
e per certi versi trionfali di Giovanni
Paolo II? “Certo”, ammette Scicluna, “lo
stile oggi è un po’ diverso. Benedetto XVI
ha uno stile diverso da quello di Giovanni
Paolo II. Ma parlerei di stile, non di sostanza.
E poi, forse, di maggiore consapevolezza.
Quando arrivò a Roma, Joseph
Ratzinger non aveva la medesima percezione
dei problemi della chiesa che ha
ora. E poi domandiamoci: di che cosa ha
bisogno oggi il mondo?
............
NB.: nota bene che San Gregorio Magno e Cromazio....

Naturalmente L'intervista deve essere letta nella sua globalità, ma l'effetto è, comunque poco bello.
Alessia

Anonimo ha detto...

Non è Rodari che parla Maria Pia, ma Scicluna.
Alessia

Anonimo ha detto...

Piccolo aiutino per i giornalisti:

"Quando arrivò a Roma, Joseph
Ratzinger non aveva la medesima percezione dei problemi della chiesa che ha ora. "

Certamente. E stiamo parlando del 1982 - trent'anni fa precisi precisi.
Gia' nel 1988 la sua "percezione" sull'argomento era ben chiara e aggiornata. Purtroppo gli hanno fatto guerra e terra bruciata intorno, su questo argomento degli abusi, per ANNI e ANNI.

O volete partecipare anche voi giornalisti al cortocircuito mediatico della Santa Sede?

Anonimo ha detto...

dopo l'82, in seguito ai reiterati no del card.Ratzinger a partecipare a cene,eventi mondani ed altre amene occupazioni in cui molti della curia sguazzano come papere nel laghetto,è stato visto non solo con sospetto,ma con odio malcelato che allora non osavano far affiorare,ma che è esploso una volta eletto papa.Le frecce più velenose non partono da arcieri esterni,ma dagli interni,come 'manine sante' fanno pervenire ai giornalisti iene tutti i documenti scottanti possibili,veri o non veri che siano,ma andiamo avanti,come dice lui,Benedetto di nome e di fatto,non praevalebunbt!intanto a me monta la bile....