giovedì 9 febbraio 2012

Don Di Noto: L'obbligo di denuncia vale solo per i pubblici ufficiali, e i vescovi non sono pubblici ufficiali

Pedofilia/ Ghizzoni (Cei): In Italia non c'è obbligo di denuncia

Don Di Noto: C'è obbligo morale e etico, non giuridico

Roma, 9 feb. (TMNews)

"La responsabilità penale è personale": lo ha detto mons. Lorenzo Ghizzoni, vescovo ausiliare di Reggio Emilia e delegato della Conferenza episcopale italiana al simposio organizzato dalla Pontificia università Gregoriana, col sostegno del Vaticano, sulla pedofilia del clero.
In un briefing con la stampa della delegazione italiana al simposio, il presule ha spiegato che "in alcuni paesi, in particolare anglosassoni, le leggi prevedono l'obbligo della denuncia a chi viene a sapere di un abuso". In Italia non è così, ha spiegato don Fortunato di Noto, presidente dell'associazione anti-pedofilia Meter: "L'obbligo di denuncia vale solo per i pubblici ufficiali, e i vescovi non sono pubblici ufficiali. Ci può essere l'obbligo morale, etico, ma non giuridico". Ai cronisti che domandavano se il reato di favoreggiamento non prefiguri, indirettamente, un obbligo di denuncia, don Di Noto ha risposto: "No".

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Propongo di regalare ai giornalisti una copia del codice penale. Il favoreggiamento e' un comportamento attivo non una omissione.

Art. 378.
Favoreggiamento personale.

Chiunque, dopo che fu commesso un delitto per il quale la legge stabilisce la pena di morte (1) o l'ergastolo o la reclusione, e fuori dei casi di concorso nel medesimo, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'autorità, o a sottrarsi alle ricerche di questa, è punito con la reclusione fino a quattro anni.

Che cosa c'entra l'obbligo di denuncia con il favoreggiamento? Ricordo ai cronisti che non si puo' creare un reato per "analogia" o per "deduzione".
L'elenco dei reati e' infatti tassativo.
Si vuole imporre ai vescovi l'obbligo di denuncia? Basta cambiare il codice penale.
Rimando a questo post
.
R.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
a certi giornalisti che le sparano grosse piu' che un "codice" servirebbe un "bagno".
Non per "offesa e/o vilipendio alla Chiesa", ma per "offesa e/o vilipendo all'intelligenza umana".
:-)

DANTE PASTORELLI ha detto...

Quanta maligna ignoranza dobbiamo sorbirci!