martedì 21 febbraio 2012

Così il Papa cura i veleni (Monteforte)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Eufemia.
Sicuramente i problemi non si risolvono facendo nomi appartenenti a gestioni passate visto che tanti problemi nascono proprio da lì! E' ora di ammettere che, nonostante le gravi mancanze, la curia di oggi e' meglio di quella di ieri. Non risulta infatti che un tipi alla Maciel si aggirino ancora fra le sacre mura. Mi dispiace anche che si tenda a sminuire la lotta alla pedofilia.

5 commenti:

mariateresa ha detto...

cara amica, hai ragione che è scorretto sminuire i meriti della lotta alla pedofilia, o anche quella per la trasparenza finanziaria. In tutta onestà questo sminuire per un certo mondo credo sia inevitable.
Se si vuole veramente enfatizzare fino al parossismo la crisi della Chiesa ( e Monteforte non fa eccezione a questa linea di tendenza, anche se preferisco i suoi articoli a quelli biliari di altri vaticanisti) NON si possono riconoscere determinati meriti.
Insomma, se c'è un deficit, a mio modesto parere, è di onestà intellettuale. Troppi secondi fini, troppi interessi a coprire con una cortina fumogena quello che pure è stato fatto e che , proprio perchè è stato fatto, ha generato problemi. Perchè è questo il punto. Se l'operazione è complicata e destabilizzante e ancheincancrenita dal tempo, può diventare, ed è diventata, anche dolorosa. E non è un problema della Curia o della Santa Sede che non sa comunicare. Questo è un argomento comodo ma superficiale.
Se i media decidono che un certo argomento favorevole alla Chiesa non deve passare, fanno i bimbi negri con i baffi biondi per ottenere il risultato.
Sarebbe un discorso lungo e non voglio tediarvi, solo vorrei ricordare che veramente non c'è nessun interesse nei paesi occidentali avanzati per valorizzare quello che fa la Chiesa cattolica apostolica romana e il Papa, in tutti i campi, badate bene.
Questi anni di pontificato così essenziale sui valori, così coraggioso. mi hanno insegnato questa semplice constatazione e cioè che non può passare un messaggio positivo da Roma. Se per caso o distrazione qualcosa passa, subito si affannano a contrastare l'effetto.
Persino nelle piccole cose lo abbiamo notato: magari quando esce un libro del Papa o nel caso di un viaggio riuscito molto bene , come in Inghilterra, quasi subito esce qualcosa di repellente o costruito in modo che risulti tale per controbilanciare.
Non dico questo perchè in preda allo sdegno voglio andare a vivere in un eremo, no, affatto. Lo dico per tenermelo a mente nei momenti in cui vorrei leggere o vedere della buona volontà sui giornali o anche nei miei fratelli cattolici adulti che si fanno , anche in buonafede, delle illusioni sul mondo in cui viviamo e sul ruolo della Chiesa in questo mondo.
Scusate la lunghezza, ma mi ha preso così...

Anonimo ha detto...

C'è una domanda che mi frulla e che non ha risposta certa. Se a succedere a Wojtyla fosse stato un cardinale gradito - Martini, Danneels, Tettamanzi per fare tre esempi - pensate che gli avvenimenti del recente passato, con tutte le sue connotazioni fortemente politiche che hanno contraddistinto il pontificato wojtylano, avrebbero goduto di questa sorta di immunità? Che lo scandalo dei preti pedofili di cui sottotraccia si parla da almeno quattro decenni, in realtà era presente già al tempo di Gesù, sarebbe deflagrato con tanta virulenza nel 2010 rischiando di travolgere proprio colui che più ha fatto per contrastarlo? Trovate queste risposte avremo (forse!)risposte anche per tutto il resto.
Alessia

Raffaella ha detto...

:-))))))))))))))))))))))))
R.

Anonimo ha detto...

Chiesa e politica -i media sono
utili idioti proni all'interesse di questo o quel padrone - sono una miscela esplosiva che genera solo grossi guai. Se le sante mura vaticane, quelle della ambasciate, dei ministeri, delle residenze presidenziali,degli uffici dei direttori e degli azionisti dei grandi giornali potessero parlare, altro wikileaks. Il momento di "disgrazia" che vive la Chiesa può anche essere spiegata con il fatto che, sia lodato Gesù Cristo, gli interessi si sono separati e la Chiesa, di conseguenza, è più libera di seguire quella che è la sua contestatissima missione.
Alessia

Anonimo ha detto...

no,cara Alessia,con la triade dei papabili da te espressa avremmo una chiesa triumphans,al passo coi tempi,dialogante,moderna,con preti sposati,gay dichiarati,ma politically correct,paginoni di interviste scoop,Kung con sorrisi luminosi e varie corti adoranti di nani,ballerine,equilibristi,doppiogiochisti e via andando.Io sto con Ratzinger dal primo istante che l'ho visto al funerale del santo subito e preferisco eremi e catacombe alle luci della ribalta,sì lo so,ho la vocazione a soffrire per la Verità e quella sta con BXVI....cum isto Petro,semper.(con Questo Pietro)