sabato 11 febbraio 2012

"Complotto antipapa": il commento di Giacomo Galeazzi

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

“Il Papa nel mirino”, giallo in Vaticano

Avvertimento nella lettera di un cardinale colombiano. La Santa Sede: non va presa in considerazione

GIACOMO GALEAZZI

CITTÀ DEL VATICANO

Un complotto per eliminarlo entro un anno sarebbe stato ordito ai suoi danni. La lettera fa riferimento a un viaggio in Cina del cardinal Romeo, arcivescovodi Palermo. Che commenta: «Solo fantasie»

Un presunto complotto contro Benedetto XVI, la possibilità di un suo decesso «entro 12 mesi» e l’ascesa al Soglio di Pietro del cardinale di Milano, Angelo Scola. «Farneticazioni che non vanno prese sul serio», taglia corto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi in risposta al documento in lingua tedesca consegnato dal cardinale colombiano di Curia, Dario Castrillon Hoyos alla segreteria di Stato e al segretario del Papa don Georg Gaenswein all’inizio di gennaio (datato 30 dicembre 2011) e pubblicato ieri dal «Fatto quotidiano».
L’appunto lascia intendere che ci potrebbe essere un attentato «delittuoso» alla vita del Pontefice («avrebbe soltanto altri 12 mesi da vivere»), riporta dichiarazioni «esposte da persona probabilmente informata» e si riferiscono al viaggio di tre giorni compiuto in Cina a novembre dall’arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, ex diplomatico vicino al decano del Sacro Collegio, Angelo Sodano.
Il cardinale che proprio ieri ha festeggiato i cinque anni sulla cattedra palermitana ammette «un viaggio privato in Cina», ma assicura che quanto gli viene attribuito é «del tutto privo di ogni fondamento e appare tanto fuori dalla realtà da non dovere essere preso in alcuna considerazione».
Romeo garantisce che «del breve soggiorno, limitato alla sola città di Pechino, sono stati opportunamente prevenuti, come da prassi, i competenti uffici della Santa Sede».
Il documento è condito di illazioni e insinuazioni che colpiscono tre persone: il Papa («Romeo ha aspramente criticato Benedetto XVI perché si occuperebbe prevalentemente della liturgia, trascurando gli affari quotidiani»), il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone («Romeo ha riferito che il Pontefice odierebbe letteralmente Bertone e lo sostituirebbe molto volentieri») e l’arcivescovo di Milano («In segreto il Santo Padre si starebbe occupando della sua successione e avrebbe già scelto Scola come idoneo candidato perché più vicino alla sua personalità»).
Lo scenario dipinto è quello di una «lotta tra bande» nel collegio cardinalizio in vista del conclave.
Una lotta che assomiglia più a una spy-story dalle tinte forti che alla realtà. Nessuna iniziativa della procura di Roma perché non vengono prese in considerazione ipotetiche notizie di reato basate su documenti anonimi. Il cardinale Castrillon Hoyos non è nuovo a simili bufere e anche per questo la sua lettera in tedesco su voci relative alla prossima morte di Joseph Ratzinger non è stata presa molto sul serio in Vaticano. Anche se è stata conservata. Sul porporato, ex presidente della commissione «Ecclesia Dei» che cura i rapporti con i lefebvriani, grava ancora l’infausta revoca della scomunica al vescovo negazionista britannico Richard Williamson. Inoltre in una lettera del 2001 Castrillon Hoyos si congratulò con il vescovo francese Pierre Pican che (per non aver denunciato un prete pedofilo) si era fatto tre mesi di carcere: «Mi congratulo con lei di non aver denunciato un prete all'amministrazione civile. Lei ha agito bene e mi felicito di avere un confratello nell’episcopato che, agli occhi della storia e di tutti gli altri vescovi del mondo avrà preferito la prigione piuttosto che denunciare il suo figlio-prete».

© Copyright La Stampa, 11 febbraio 2012

5 commenti:

Anonimo ha detto...

No, Raffaella, non c'è da provar piacere né gratitudine, nel leggere un simile commento. Romeo ne esce di fatto immacolato. E l'unico a uscirne con le ossa rotte (per mezzo anche di fendenti sotto la cintura) è il Cardinale Castrillon Hoyos, colombiano sì, ma per anni prefetto del Clero, e con una solida formazione culturale europea (anche germanofona).

Qui Galeazzi fa evidentemente un bel lavoro per la cordata (sia finanziaria, sia curial-dottrinale) più vicina al suo editore. La Busiarda...

Anonimo ha detto...

Si noti come Castrillon sia comodo descriverlo, quando la cosa vien comoda, come presidente "ratzingeriano" della Comm. "Ecclesia Dei" ; per quel che riaguarda invece il non breve periodo da Prefetto "wojtyliano" del Clero (carica decisamente più sostanziosa) negli ultimi anni di regno di Giovanni Paolo II , spesso ormai i giornalisti soffrono di amnesia selettiva..

raffaele ibba ha detto...

Ma è così per tutti, non è che Galeazzi è meglio o peggio. Non c'è un commento che serva a qualcosa.
ciao
r

Anonimo ha detto...

Che cosa ci faceva card. Romeo in Cina???????????????

Anonimo ha detto...

Qui c´è qualcuno a mantenere segreto il motivo del viaggio di card. Romeo in Cina!!