giovedì 9 febbraio 2012

Chiesa e abusi, vescovi irlandesi: dati e costi dell'impegno per le vittime

CHIESA E ABUSI: VESCOVI IRLANDESI, DATI E COSTI DELL’IMPEGNO PER LE VITTIME

I vescovi irlandesi non ci stanno e contestano l’affermazione che “travisa fortemente la realtà”, secondo la quale le vittime di abuso non hanno ricevuto scuse, aiuti terapeutici ed indennizzi. Una nota della Conferenza episcopale irlandese è stata diffusa ieri sera per diffondere dati e costi che attestano l’impegno della Chiesa irlandese su questo fronte. In particolare viene citato il servizio “Verso la guarigione” (il “Towards Healing service”, prima conosciuto con il nome di “Faoiseamh”), che è “finanziato congiuntamente dai vescovi e dalle congregazioni religiose, fornisce consulenza riservata e altri servizi di supporto alle vittime di abusi con terapisti indipendenti e pienamente accreditati”. La consulenza è offerta ai superstiti entro sette giorni dal primo contatto con il servizio. Nella nota si fa sapere che dal 1997, “Towards Healing” (www.towardshealing.ie/site/) ha fornito consulenza e altri servizi di supporto ad oltre 5.000 vittime di abusi commessi da clero e religiosi, per un totale di 250.000 sessioni separate. Solo nel 2011 ci sono state 29.000 sessioni di consulenza ai sopravvissuti e la cifra ogni anno si attesta attorno alle 20.000 sessioni di consulenza. Inoltre, il “Towards Healing service” offre terapie di gruppo, e un servizio ponte progettato per facilitare l‘accesso delle vittime ad altri servizi, per esempio di natura legale.
I vescovi irlandesi non ci stanno e contestano l’affermazione che “travisa fortemente la realtà”, secondo la quale le vittime di abuso non hanno ricevuto scuse, aiuti terapeutici ed indennizzi. Una nota della Conferenza episcopale irlandese è stata diffusa ieri sera per diffondere dati e costi che attestano l’impegno della Chiesa irlandese su questo fronte. In particolare viene citato il servizio “Verso la guarigione” (il “Towards Healing service”, prima conosciuto con il nome di “Faoiseamh”), che è “finanziato congiuntamente dai vescovi e dalle congregazioni religiose, fornisce consulenza riservata e altri servizi di supporto alle vittime di abusi con terapisti indipendenti e pienamente accreditati”. La consulenza è offerta ai superstiti entro sette giorni dal primo contatto con il servizio. Nella nota si fa sapere che dal 1997, “Towards Healing” (www.towardshealing.ie/site/) ha fornito consulenza e altri servizi di supporto ad oltre 5.000 vittime di abusi commessi da clero e religiosi, per un totale di 250.000 sessioni separate. Solo nel 2011 ci sono state 29.000 sessioni di consulenza ai sopravvissuti e la cifra ogni anno si attesta attorno alle 20.000 sessioni di consulenza. Inoltre, il “Towards Healing service” offre terapie di gruppo, e un servizio ponte progettato per facilitare l‘accesso delle vittime ad altri servizi, per esempio di natura legale. (segue)
10:52
Nella nota diffusa ieri, si rende anche noto che nel 2011 i vescovi e le congregazioni religiose hanno derogato 10 milioni di Euro per il co-finanziamento del servizio “Towards Healing” per i prossimi cinque anni. 20 milioni di Euro erano stati spesi per il servizio di assistenza e consulenza fino allo scorso anno. Inoltre - aggiunge la nota - “molti vescovi pagano la consulenza per le vittime che preferiscono utilizzare propri mezzi. Per quanto riguarda la questione del risarcimento ai sopravvissuti di abusi in Irlanda, un esempio disponibile è l‘arcidiocesi di Dublino in quanto pubblica regolarmente tali informazioni. L‘Arcidiocesi di Dublino è la più grande diocesi del Paese che copre il 30% della popolazione cattolica dell‘isola. Fino ad oggi l‘arcidiocesi ha fornito un risarcimento alle vittime pari a 13,5 milioni di Euro (9,3 milioni di Euro per gli indennizzi e 4,2 milioni di Euro per le spese legali). Riguardo infine la questione delle scuse la nota ricorda i “molti vescovi ed esponenti delle congregazioni” che “si sono scusati pubblicamente e privatamente con le vittime” e “la società civile e religiosa indignata e delusa dalla Chiesa cattolica per la mancanza di leadership morale e di responsabilità”.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

dalla Sir ci si attenderebbe una maggiore accuratezza nello stendere i servizi. Questo è un paciocco.
Alessia