PAPA: GESU' NON FU VEGGENTE MA E' FONDAMENTO NOSTRA SPERANZA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 18 nov.
Nel Vangelo, "quando usa immagini apocalittiche, Gesu' non si comporta come un 'veggente'.
Al contrario, vuole sottrarre i suoi discepoli di ogni epoca alla curiosita' per le date, le previsioni, e vuole invece dare loro una chiave di lettura profonda, essenziale, e soprattutto indicare la via giusta su cui camminare". Lo ha sottolineato Benedetto XVI nel breve discorso che ha preceduto l'Angelus di oggi.
"Nei nostri tempi - ha osservato - non mancano calamita' naturali, e purtroppo nemmeno guerre e violenze" e dunque "anche oggi abbiamo bisogno di un fondamento stabile per la nostra vita e la nostra speranza, tanto piu' a causa del relativismo in cui siamo immersi".
"Tutto passa, ci ricorda il Signore, ma la Parola di Dio non muta, e di fronte ad essa ciascuno di noi e' responsabile del proprio comportamento", ha aggiunto il Pontefice ricordando che "in base a questo saremo giudicati".
Riassumendo poi la sua riflessione per i polacchi partecipanti alla preghiera dell'Angelus in piazza San Pietro, Joseph Ratzinger ha spiegato che nel Vangelo c'e' "l'annuncio della Parousia, della seconda venuta di Cristo sulla terra". "Allora - ha assicurato il Papa teologo - illuminati dalla luce divina, riceveremo la risposta alle domande riguardanti la nostra esistenza, e ogni nostra azione e ogni nostro pensiero saranno giudicati". "La prospettiva di questo evento sia per noi - ha concluso - oggetto di particolare riflessione in quest'Anno della fede".
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