sabato 10 novembre 2012

Vatileaks: spunta anche il nome di un secondo prelato che avrebbe consegnato buste a Sciarpelletti. Lite accusa-difesa

Vatileaks: e su nome secondo monsignore scoppia lite accusa-difesa

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 10 nov 

Nell'udienza conclusiva del secondo processo Vatileaks e' spuntato anche il nome di un secondo prelato che avrebbe consegnato buste a Claudio Sciarpelletti, il tecnico informatico della Segreteria di Stato vaticana, accusato di favoreggiamento nella vicenda che ha gia' portato alla condanna a 18 messi dell'ex-maggiordomo papale Paolo Gabriele. Si tratta di mons.Piero Pennacchini, in passato vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede ai tempi della direzione di Joaquin Navarro Valls
Nella sentenza di rinvio a giudizio dello scorso 13 agosto si faceva riferimento a lui come al testimone ''X'' e il suo nome e' stato rivelato oggi dal promotore di giustizia - o pubblico ministero - Nicola Picardi, provocando un acceso scontro tra accusa e difesa.
L'avvocato difensore di Sciarpelletti, Gianluca Benedetti, ha infatti protestato con forza quando e' stato fatto il nome del prelato, oggi capo ufficio contabilita' della Segeretria di Stato. ''La busta Pennacchini - ha spiegato Benedetti - non viene menzionata nelle contestazioni di questo processo.
Io mi ero impegnato a scrivere delle memorie per non far venire fuori i nomi e voi fate il nome. Chiedo che questa protesta sia verbalizzata: non capisco perche' si e' voluto fare questo nome''.
Il nome di Pennacchini era stato fatto da Sciarpelleti durante un interrogatorio lo scorso 28 giugno, accanto a quel di mons. Carlo Maria Polvani - direttore dell'ufficio informazione documentazione della Segreteria di Stato - come i possibili latori di buste da consegnare a Gabriele.
Sciarpelletti ha spiegato di non ricordare esattamente le circostanze di consegna delle buste e di aver fatto i nomi sotto le domande insistenti della Gendarmeria vaticana.
Quella consegnata da Pennacchini sarebbe una seconda busta accanto a quella con l'intestazione ''Personale P. Gabriele'' e contente documenti confluiti nel libro ''Sua Santita''' di Gianluigi Nuzzi, al centro del processo contro Sciarpelletti.
Al termine della discussione accesa tra Benedetti e Picardi, il presidente del collegio giudicante, Giuseppe Dalla Torre, ha definito la questione ''irrilevante'' per il processo e ha respinto l'istanza della difesa di riascoltare Sciarpelletti sulla vicenda. Il portavoce vaticano, p. Federico Lombardi, ha pero' minimizzato il ruolo di don Pennacchini, spiegando che il ''senso di quello che io ho capito e' che Sciarpelletti, in uno degli interrogatori, ha dichiarato che lui riceveva delle buste e le portava a destinazione in altri uffici, cosa che succedeva abitualmente''. ''Quindi - ha aggiunto - che lui avesse ricevuto una busta da parte di un monsignore per portarla da un'altra parte era un fatto assolutamente normale, una prassi normale in un ufficio articolato''. ''Per questo - ha proseguito Lombardi - io ho inteso che non e' stato dato rilievo specifico a questo fatto ordinario per la situazione di Sciarpelletti. Infatti - ha concluso - non si fa nessun riferimento al contenuto di questa busta e la cosa non ha avuto alcun seguito di nessun genere''.

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Non so voi ma io comincio a farmi un'idea precisa...
R.

6 commenti:

mariateresa ha detto...

o invece devo avere la glicemia bassa e non mi sono fatta nessuna idea precisa, anzi non so nemmeno se mi sono fatta un'idea.
Spero che tirerai le somme sul blog.

Raffaella ha detto...

Ciao carissima, potrei cambiare idea fra cinque minuti :-)
La faccenda e' davvero intricata e, quando si pensa di vedere uno spiraglio di luce, ecco che la lampadina si fulmina...
R.

Anonimo ha detto...

?????????????????
Illuminami, per favore, io vago nella nebbia più fitta. Certo quel Polvani, salvato dall'ex maggiordomo, è un melenso pure lui. Che accidenti c'azzecchi la storia della sua famiglia e le motivazioni per cui si è fatto prete con il fattaccio in cui si trova implicato proprio non lo capisco.
Alessia

Raffaella ha detto...

Esattamente, cara Alessia!
E' proprio cio' che scrivi che mi da' da pensare...
Come mai le versioni di Gabriele e del tecnico informatico sono opposte a proposito della famosa busta?
R.

Anonimo ha detto...

io appoggio il titolo di dago per una volta:

VATICANUS INTERRUPTUS - L’ATTESISSIMO PROCESSO ALL’INFORMATICO SCIARPELLETTI, ACCUSATO DI FAVOREGGIAMENTO A BENEFICIO DI PAOLO GABRIELE, SI CHIUDE CON UNA MITISSIMA NON-CONDANNA (DUE MESI, PENA SOSPESA, CERTIFICATO PENALE ILLIBATO E MILLE EURO PER SCIARPELLETTI) - SIPARIO APERTO E CHIUSO IN POCHE ORE: MEGLIO EVITARE DI “ROSOLARE” URBI ET ORBI I MONSIGNORI POLVANI E PENNACCHINI, TIRATI IN BALLO NELL’INCHIESTA?...

max2

Gianpaolo1951 ha detto...

Bravo max2...
Lei ha capito tutto!!!