Settemila croati per l'Anno della fede
La nuova evangelizzazione al tempo del secolarismo: ecco il punto centrale dell'Anno della fede in Croazia secondo il cardinale Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria. Insieme a tutti i vescovi della nazione, il porporato ha accompagnato a Roma settemila pellegrini. «Con questa grande partecipazione all'udienza -- dice il cardinale -- tutta la Chiesa croata vuole anche ringraziare Benedetto XVI per il dono del viaggio apostolico del 2011». Per l'occasione la catechesi del Papa è stata tradotta anche in lingua croata. Tra i gruppi più numerosi, anche quello dei cinquemila polacchi venuti per i vent'anni di Radio Maryja (si veda l'articolo pubblicato in questa pagina). Per monsignor Andrzej Wojciech Suski, vescovo di Toruń, dove ha sede l'emittente, il pellegrinaggio intende rimarcare soprattutto l'inscindibile legame con il Papa e la Sede Apostolica, in particolare all'inizio di questo Anno della fede.
La presenza di una delegazione del municipio di Şişli, nella città di Istanbul, segna un nuovo passo avanti nel dialogo con la Turchia. Accompagnati dal vicario apostolico di Istanbul monsignor Louis Pelâtre, il vice sindaco Vasken Barin, armeno, e l'incaricato per la cultura Şevki Bodur, musulmano, hanno donato a Benedetto XVI un volume -- curato da Rinaldo Marmara, portavoce della Conferenza episcopale turca, e pubblicato dal municipio -- sulle visite in Turchia di Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. «Sono proprio gli eventi culturali l'unica possibilità che abbiamo per manifestare la presenza cristiana» dice Marmara. «Şişli -- spiega Barin -- vuole continuare a essere un mosaico di culture e religioni, a vivere in spirito di tolleranza, come testimoniano anche la decisione del sindaco Mustafa Sarigül di intitolare a Papa Roncalli la via dove si trova la nunziatura, ricordandone la missione come delegato apostolico, e l'impegno a sostenere i lavori di restauro delle chiese e del cimitero cristiano».
All'udienza hanno partecipato anche i rappresentanti dell'associazione tedesca Freunde des Vatikanischen Geheimarchivs (Amici dell'Archivio Segreto Vaticano) di Bamberga. A guidarli il presidente Alfred Egid Hierold. Il gruppo -- accolto in Vaticano dal prefetto dell'Archivio, monsignor Sergio Pagano -- sostiene in particolare, con una donazione annua, il restauro di documenti deteriorati.
Significativa, infine, la presenza di una delegazione vietnamita, composta da dodici membri, guidata dal tenente generale Pham Dzung, presidente del comitato governativo per gli Affari Religiosi e vice ministro degli Interni.
(©L'Osservatore Romano 8 novembre 2012)
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