venerdì 2 novembre 2012

Secondo Svidercoschi occorre “Ridimensionate la Curia o la Chiesa morirà di Vatileaks” (Galeazzi)

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La Chiesa non è nata 50 anni fa ma 2000 anni fa! Non capisco come mai Svidercoschi abbia atteso l'elezione di Papa Benedetto per esprimere le sue preoccupazioni sulla recezione del Concilio. Visto il rapporto privilegiato con altri Pontefici avrebbe potuto intervenire prima. O sbaglio? :-)
R.

4 commenti:

mariateresa ha detto...

non sbagli cara.

Luisa ha detto...

Hai ragione Raffaella, quanto sono poco credibili coloro che dopo aver chiuso bocca, occhi e orecchie durante il lungo pontificato di Giovanni Paolo II, all`improvviso si svegliano e denunciano tutte le pecche della Chiesa, quelle che ahinoi sono vere e quelle che lo sono ai loro occhi.
Quali sono le pecche e chi sono i colpevoli?
I colpevoli sono evidentemente coloro che avrebbero paralizzato il vento innovatore voluto dal Vaticano II, una rivoluzione restata incompiuta, evidentemente a Svidercoschi non bastano tutte le piccole rivoluzioni dai risultati più che palesi, la crisi della fede, la crisi del sacerdozio, lo scempio liturgico, la ribellione di chierici e laici che si inventaono una religione fai da te, una telogia fai da te, anzi sembrerebbe che quelle conquiste dovrebbero essere ufficializzate perché esprimerebbero la rivoluzione voluta dal Concilio e sarebbero il soffio vitale della "nuova"(!) Chiesa.
Ebbene consiglio a Svidercoschi di venire in Svizzera per unirsi all`"iniziativa delle parrocchie", non si sentirebbe spaesato.
Quando poi leggo: " Chiesa che si sente depositaria esclusiva della verità" io mi sento di dire che la Chiesa È depositaria non della verità ma della Verità, è chiamata a salvaguardare, conservare e trasmettere il messaggio di Colui che ci ha detto:
" Io sono la Via, la Verità e la Vita".

Anonimo ha detto...

Appunto! Limitiamoci agli ultimi 30anni. Sarebbe bastato qualcuno parlasse, denunciasse una la curia che cresceva a dismisura e veniva monopolizzata da cordate, dove l'opacità e le coperture trionfavano. In effetti qualcuno l'ha fatto, ma si è preferito ignorarlo. Papa Benedetto ha ricevuto un pesante lascito. Anche oggi la sua azione di pulizia, che nessuno può negare, viene contrastata e si preferisce esaltare un improbabile "eroe". Perché di questa situazione si parla solo oggi, quando ormai la ramazza è stata presa in mano da un grande uomo o forse proprio per questo?
La Chiesa, la Chiesa di Cristo che è nelle mani del suo Signore e Salvatore, non morirà, a dispetto di tutto e tutti. E' Lui a guidare il suo Vicario.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ridimensionata o no, la Curia non dovrebbe essere fatta col manuale Cencelli per rispecchiare tutte le tendenze (anche più o meno eretiche) della Chiesa contemporanea. Dovrebbe corrispondere agli indirizzi che Pietro vuole imprimere alla Catholica, e così garantirebbe sempre l'unità nella fedeltà al Divino Fondatore.

L'orientamento petrino della Curia inizia a riaffermarsi col Pontificato di Benedetto XVI, dopo gli sbandamenti subiti nel precedente (il beato Giovanni Paolo II, facendo un bilancio del suo pontificato, si rammaricò sinceramente di aver "troppo poco comandato").