venerdì 2 novembre 2012

Nostra Aetate: lo sguardo nuovo della Chiesa sulle altre religioni (Amina Makhlouf)

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è vero che Nsra aetate ha stabilito un rapporto "completamente diverso" tra cristianesimo ed ebraismo rispetto ai millenni precedenti. Dove sta scritta questa cosa? Anche ll Catechismo di San Pio X non considera gli ebrei infedeli, anzi liconsidera veri credenti in virtù dell'Alleanza, delle promesse e della fede nel Cristo venturo.

Anonimo ha detto...

Infatti la "Nostra Aetate", nella parte riservata ai rapporti con il popolo ebreo, parla della Chiesa Cattolica come "Novus Israel", mantendendo sostanzialmente inalterata la dottrina di sempre. Se ne accorse a suo tempo il rabbino Di Segni - mi pare fosse lui- che sottolineò criticamente il non cambiamento della dottrina della Chiesa riguardo agli ebrei, citando con toni negativi proprio quel passo della "Nostra Aetate". Cambiano i toni e gli accenti, c'è una maggiore presa di coscienza delle radici del cristianesimo cattolico, ma non un mutamento sostanziale nell'insegnamento magisteriale in quel documento del CVII. Come accade, invece, in tante odierne teologie che parlano di "doppia via" di salvezza: una riservata agli ebrei in quanto tali, l'altra ai cristiani.