lunedì 19 novembre 2012

Navigazione, la Santa Sede lancia allarme su fenomeno pirateria (Izzo)

NAVIGAZIONE: S.SEDE LANCIA ALLARME SU FENOMENO PIRATERIA


Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 nov. 

"La pirateria marittima, tristemente d'attualità, e' un fenomeno crescente nelle acque del globo, che colpisce maggiormente nelle aree dell’Oceano Indiano e in quelle adiacenti il Corno d'Africa. Nel 2010 i marinai rapiti sono stati 1.181 e le navi sequestrate 53, delle quali ben 49 nelle acque al largo della Somalia". 
La denuncia - fatta ai microfoni della Radio Vaticana - e' del cardinale Antonio Maria Veglio', presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti, che ha voluto inserire questo fenomeno criminale e la lotta per combatterlo tra i temi del XXIII Congresso Mondiale dell'Apostolato del Mare, che si aprirak in Vaticano lunedi' prossimo 19 novembre. "A tutt'oggi - spiega il porporato - sono trattenute dai pirati somali oltre una decina di navi e circa 200 membri di equipaggi di varie nazionalita'". 
Secondo il capo dicastero, "naturalmente, cio' che maggiormente preoccupa l'Apostolato del Mare e' la vita dei marittimi e delle loro famiglie, messe a rischio dai pirati e provate da tensione e paura che perdurano anche a lungo termine". "Si nota soprattutto - rileva presentando i contenuti del congessao che e' dedicato alla 'Nuova evangelizzazione nel mondo marittimo' - un incremento della violenza nella gestione degli ostaggi, si prolungano i tempi di detenzione e la capacità dei sequestratori di resistere nella gestione complessiva delle trattative".
Per Veglio',  "e' necessario che i marittimi, prima di attraversare quelle acque tanto pericolose, siano sufficientemente avvisati su quanto potra' accadere, sulle procedure messe in atto per tutelare loro e le loro famiglie". E invece, lamenta il porporato,  "mancano supporti di comunicazione e di vicinanza a quanti, a casa, attendono incerti il ritorno dei loro cari sequestrati". "Durante il nostro Congresso - anticipa Veglio' - un avvocato marittimo descrivera' la sua lunga esperienza nel condurre negoziati con i pirati somali, che si sono risolti con il rilascio di decine di navi e dei loro equipaggi". "Sara' importante - conclude infine - anche la testimonianza del comandante della nave Savina Caylin, Giuseppe Lubrano, che per mesi ha subito il sequestro dei pirati, anche perche' dira' qual e' stato il ruolo della fede nel dargli forza fino al felice ritorno in libertà di tutti i membri del suo equipaggio". 

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