sabato 10 novembre 2012

Lingua latina, un tesoro da custodire. Benedetto XVI ha istituito la Pontificia Accademia di Latinità (Sir)

LINGUA LATINA

Un tesoro da custodire

Papa Benedetto XVI ha istituito la Pontificia Accademia di Latinità

“Appare urgente sostenere l’impegno per una maggiore conoscenza e un più competente uso della lingua latina, tanto nell’ambito ecclesiale, quanto nel più vasto mondo della cultura”, perché “si nota, nel contesto di un generalizzato affievolimento degli studi umanistici, il pericolo di una conoscenza sempre più superficiale della lingua latina, riscontrabile anche nell’ambito degli studi filosofici e teologici dei futuri sacerdoti”. E’ quanto scrive papa Benedetto XVI nella lettera apostolica – in forma di Motu Proprio “Latina Lingua” – pubblicata quest’oggi, in cui viene istituita la nuova Pontificia Accademia di Latinità, dipendente dal Pontificio Consiglio per la Cultura. Alla guida del nuovo organismo, che avrà sede nello Stato della Città del Vaticano, sarà un presidente nominato dal pontefice per un quinquennio.

L’indole universale della Chiesa. L’Accademia, spiega Benedetto XVI, si ripropone di rinnovare l’impegno della Chiesa nel custodire e promuovere la lingua latina, in forma scritta e parlata, un idioma quanto mai necessario “per lo studio delle fonti a cui attingono, tra le altre, numerose discipline ecclesiastiche” e “in cui sono redatti, per evidenziarne l’indole universale della Chiesa, i libri liturgici del Rito romano, i più importanti documenti del Magistero pontificio e gli Atti ufficiali più solenni del pontefici”. Per farlo l’accademia curerà pubblicazioni, incontri e convegni, promuoverà corsi, seminari ed iniziative formative, ma anche mostre ed eventi culturali. “La lingua latina – scrive il Papa – è sempre stata tenuta in altissima considerazione dalla Chiesa cattolica e dai romani pontefici, i quali ne hanno assiduamente promosso la conoscenza e la diffusione, avendone fatto la propria lingua, capace di trasmettere universalmente il messaggio del Vangelo”.

Un interesse condiviso. Il Papa nel Motu Proprio ribadisce come “in realtà, sin dalla Pentecoste la Chiesa ha parlato e ha pregato in tutte le lingue degli uomini”, ma è dopo la scomparsa dell’Impero romano d’Occidente che “la Chiesa di Roma non solo continuò ad avvalersi della lingua latina, ma se ne fece in certo modo custode e promotrice, sia in ambito teologico e liturgico, sia in quello della formazione e della trasmissione del sapere”. Ed è proprio sulla scia di questo impegno che Benedetto XVI ha istituito la nuova accademia pontificia auspicando l’adozione “di metodi didattici adeguati alle nuove condizioni e la promozione di una rete di rapporti fra istituzioni accademiche e fra studiosi”. Tra i nuovi canali di diffusione, con un occhio particolare alle nuove generazioni, lo statuto del nuovo organismo propone anche l’utilizzo dei moderni messi di comunicazione. “D’altro canto, proprio nel nostro mondo, nel quale tanta parte hanno la scienza e la tecnologia – si legge nella lettera apostolica – si riscontra un rinnovato interesse per la cultura e la lingua latina, non solo in quei continenti che hanno le proprie radici culturali nell’eredità greco-romana. Tale attenzione appare tanto più significativa in quanto non coinvolge solo ambienti accademici ed istituzionali, ma riguarda anche giovani e studiosi provenienti da Nazioni e tradizioni assai diverse”.

L’estinzione della Fondazione Latinitas. Il Motu Proprio pubblicato quest’oggi stabilisce inoltre l’estinzione della Fondazione Latinitas, costituita da Papa Paolo VI nel 1976, e il trasferimento delle sue attività e del patrimonio, inclusa la redazione e la pubblicazione della Rivista Latinitas, alla nuova Accademia per la Latinità.

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1 commento:

Dante Pastorelli ha detto...

Cominci il Papa ad ordinare che sia applicata la Veterum Sapientia di Giovanni XXIII nei seminari e nelle Facoltà Pontificie.
Ordini che in ogni parrocchia si celebri almeno una Messa, anche Novus Ordo, in latino.
Deponga i vescovi che intralciano il Summorum Pontificum.
Occorrono provvedimenti seri e concreti, altrimenti i bei discorsi restano...accademia pura.