sabato 3 novembre 2012

La Santa Sede nel board del centro per il dialogo fra religioni creato dal re saudita (Asca)


Vaticano: S. Sede in board centro per dialogo religioni di re saudita

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 3 nov 

Il Vaticano sara' un ''Founding Observer'', ''osservatore fondatore'' del ''King Abdullah Bin Abdulaziz International Centre for Interreligious and Intercultural Dialogue'' (KAICIID), un organismo creato dal re dell'Arabia Saudita Abudllah per promuovere il dialogo interreligioso e interculturale, e riconosciuto dall'Onu. Il centro, con sede a Vienna, verra' inaugurato il prossimo 26 novembre e ha tre ''Stati fondatori'': oltre all'Arabia Saudita, l'Austria e la Spagna, che costituiscono il ''Council of Parties'' del nuovo Centro.
In quanto ''Founding Observer'', riferisce oggi l'Osservatore Romano, la Santa Sede sara' rappresentata nel ''Board of Directors'', che comprende personalita' di alto livello delle principali religioni: ebraismo, cristianesimo, islam, induismo e buddismo. Il rappresentante della Chiesa cattolica nel Board sara' p. Miguel Angel Ayuso Guixot, segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il quale svolgera' anche la funzione di Osservatore nel KAICIID.
''La Santa Sede intende dimostrare ancora una volta la sua disponibilita' e il suo interesse per il dialogo con tutti quanti si impegnano per le buone relazioni fra le religioni e le culture, in favore della mutua comprensione e collaborazione per il superamento dei conflitti e la pacifica convivenza fra i popoli e la dignita' della persona umana'', riferisce il giornale pontificio. Il Re d'Arabia, Abdullah Bin Adbulaziz, aveva informato personalmente il papa del suo progetto in occasione della nota udienza in Vaticano, il 6 novembre 2007.

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1 commento:

Amicus ha detto...

Per essere precisi, è nel DNA della Massoneria, e fin dalle Costituzioni di Anderson del 1717, il promuovere "le buone relazioni fra le religioni e le culture, in favore della mutua comprensione e collaborazione per il superamento dei conflitti e la pacifica convivenza fra i popoli e la dignita' della persona umana". Il che spiega abbondantemente perché di recente il gran maestro Raffi (del GOI) abbia avuto imbarazzanti parole di elogio per il Concilio Vaticano II e tutta la pastorale che ne è conseguita, fino a quest'ultimo exploit interreligioso degli adepti del superconcilio.