Su segnalazione di Laura leggiamo:
Papa: vero pericolo per fede l'ateismo pratico che considera Dio inutile
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 14 nov
Ai giorni nostri, la fede e' minacciata da una forma di ateismo ''pratico'', ''nel quale non si negano le verita' della fede o i riti religiosi, ma semplicemente si ritengono irrilevanti per l'esistenza quotidiana, staccati dalla vita, inutili'': e' l'allarme lanciato questa mattina da papa Benedetto XVI durante la sua catechesi all'udienza generale del mercoledi'.
Oggi, ha detto papa Ratzinger di fronte a circa 8mila pellegrini presenti in Vaticano, ''si crede in Dio in modo superficiale e si vive 'come se Dio non esistesse'. Alla fine, pero', questo modo di vivere risulta ancora piu' distruttivo, perche' porta all'indifferenza verso la fede e la questione di Dio''.
''Nel passato, in Occidente, in una societa' ritenuta cristiana - ha ricordato il pontefice - la fede era l'ambiente in cui ci si muoveva'', ed ''il riferimento e l'adesione a Dio erano, per la maggioranza della gente, parte della vita quotidiana.
Piuttosto era colui che non credeva a dover giustificare la propria incredulita'''. Nel nostro mondo, invece, ''la situazione e' cambiata'', la fede e' messa alla prova, in una societa' ''attraversata da forme sottili e capziose di ateismo teorico e pratico''.
''Dall'Illuminismo in poi - secondo Benedetto XVI - la storia e' stata segnata anche dalla presenza di sistemi atei''. Il secolo scorso poi ha conosciuto ''un forte processo di secolarismo, all'insegna dell'autonomia assoluta dell'uomo''.
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