domenica 11 novembre 2012

Benedetto XVI all’Angelus: “nessuno è così povero da non poter donare qualcosa”



Benedetto XVI all’Angelus: “nessuno è così povero da non poter donare qualcosa” 

Nella Giornata del Ringraziamento, celebrata oggi in Italia, Benedetto XVI richiama all’Angelus “uno stile di vita radicato nella fede”. Ha quindi aggiunto: “nessuno è cosi povero da non poter donare qualcosa”. Il servizio di Roberta Gisotti

Due donne molto povere con una grande fede in Dio, le vedove di cui parla la liturgia della Parola domenicale, protagoniste di due episodi biblici, fonte di “prezioso insegnamento sulla fede”, ha sottolineato Benedetto XVI. La prima –capace - in tempo di carestia - di donare al profeta Elia, che le chiede acqua da bere e un po’ di pane, quel poco che le resta: un pugno di farina e un goccio d’olio e per questo sarà ricompensata; la seconda che viene notata da Gesù nel tempio di Gerusalemme gettare nel tesoro due monetine: il suo obolo è maggiore di quello dei ricchi. Le due vedove modello di fede che si esplicita: 

“Essa appare come l’atteggiamento interiore di chi fonda la propria vita su Dio, sulla sua Parola e confida totalmente in Lui”. 

Ma la condizione oggettiva di bisogno non è sufficiente: 

“Dio chiede sempre la nostra libera adesione di fede, che si esprime nell’amore per Lui e per il prossimo. Nessuno è così povero da non poter donare qualcosa. E infatti entrambe le nostre vedove di oggi dimostrano la loro fede compiendo un gesto di carità”:

Le due vedove – ha osservato il Papa – “attestano l’unità inscindibile tra fede e carità, come pure tra l’amore di Dio e l’amore del prossimo” 

Citando San Leone Magno, di cui ieri si è celebrata la memoria, Benedetto XVI ha rimarcato: 

“’Sulla bilancia della giustizia divina non si pesa la quantità dei doni, bensì il peso dei cuori’”. 

Ed ancora ha aggiunto:

“Nessun gesto di bontà è privo di senso davanti a Dio, nessuna misericordia resta senza frutto.”

Quindi l’invocazione a Maria, “esempio perfetto di chi offre tutto se stesso confidando in Dio”

“Maria aiuti anche ciascuno di noi, in questo Anno della fede, a rafforzare la fiducia in Dio e nella sua Parola”. 

Dopo la preghiera mariana, il Papa ha reso omaggio a Maria Luisa Prosperi, proclamata beata, ieri a Spoleto, monaca e abbadessa benedettina a Trevi, associata in modo singolare alla Passione di Cristo. 

Il pensiero di Benedetto XVI è andato poi alla Giornata del Ringraziamento, e al tema scelto nell’ambito dell’Anno delle Fede: 

“‘Confida nel Singore e fa’ il bene: abiterai la terra’ richiama la necessità di uno stile di vita radicato nella fede, per riconoscere con animo grato la mano creatrice e provvidente di Dio che nutre i suoi figli. Un saluto e un augurio a tutti gli agricoltori! ”

Nei saluti finali un indirizzo particolare ai fedeli polacchi, in occasione dell’odierna Festa dell’Indipendenza, che “ricorda – ha detto loro il Papa - la fede dei vostri padri, la storia, la forza dello spirito delle recenti generazioni”, “fondamento su cui edificare la prosperità della vostra patria.”

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