giovedì 15 novembre 2012

Australia: sì dei vescovi a Commissione d’inchiesta del governo sul fenomeno degli abusi

Australia: sì dei vescovi a Commissione d’inchiesta del governo sul fenomeno degli abusi 

I vescovi australiani salutano positivamente la decisione annunciata dal Premier Julia Gillard di istituire una Commissione d’inchiesta nazionale per fare luce sui casi della pedofilia nel Paese. 
“La Royal Commission – afferma una nota della Conferenza episcopale (Acbc) - permetterà di esaminare il problema degli abusisui minori a livello nazionale e di individuare le misure necessarie per meglio prevenire e rispondere a questo fenomeno nella nostra società”. L’annuncio dell’iniziativa è arrivato pochi giorni dopo l’apertura di un’indagine nel Nuovo Galles del Sud che ha coinvolto i vertici della Chiesa cattolica locale, accusati da un ispettore di polizia di avere insabbiato abusi commessi da alcuni sacerdoti. 
L’inchiesta - ha precisato il Primo Ministro – non prenderà di mira solo la Chiesa, ma sarà ad ampio raggio. Una scelta condivisa dalla Conferenza episcopale che nella nota osserva come la piaga della pedofilia non riguarda esclusivamente le Chiese, ma anche “le famiglie, le comunità , le scuole e altre organizzazioni”, e respinge come “infondata” la tesi secondo cui esso sarebbe un “problema sistemico” nella Chiesa cattolica. Se è vero che in passato sono stati commessi gravi errori, affermano i vescovi australiani, essa ha compiuto notevoli passi per contrastare il fenomeno al suo interno, a cominciare da una più stretta collaborazione con le autorità di polizia. 
La dichiarazione ricorda in particolare l’impegno intrapreso dall’episcopato in questi ultimi venti anni per proteggere i bambini e aiutare le vittime. I presuli australiani si dicono quindi pronti a collaborare con la nuova Commissione, in particolare nell’inchiesta sui casi emersi nel Nuovo Galles del Sud, chiedendo, da parte loro, alle autorità preposte di tenere più informato il pubblico sulle indagini in corso. Un’inchiesta simile a quella avviata nel Nuovo Galles del Sud è in corso nello Stato di Vittoria, dove la Chiesa cattolica ha ammesso lo scorso settembre che almeno 620 bambini sono stati abusati dai sacerdoti a partire dagli anni ’30. (A cura di Lisa Zengarini)

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