domenica 18 novembre 2012

500° anniversario della Riforma: una celebrazione penitenziale comune (Pederiva)

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2 commenti:

Roberto ha detto...

“Per esempio, con una celebrazione penitenziale comune nella quale riconosciamo insieme le nostre colpe, perché il fatto che la Riforma non abbia raggiunto il suo scopo, e cioè il rinnovamento della Chiesa, ricade nelle responsabilità di entrambe le parti: le ragioni sono di ordine teologico e politico. Riconoscerlo e perdonarsi vicendevolmente per tutto questo, trovo che sarebbe un gran bel gesto"
Non riesco ad intendere bene il senso di quest'affermazione. Sicuramente ci sono stati, anche da parte cattolica, errori politici di uomini di chiesa ol egati al cattolicesimo, ma da un punto di vista teologico la "riforma" (forse sarebbe meglio dire rivoluzione) non ha funzionato perché venivano sostenute delle posizioni eretiche. E poi, chi dice che non ha funzionato? Non abbiamo forse avuto, grazie alla "riforma", il Tridentino che ci ha aiutato a comprendere e definire meglio la dottrina cattolica?

Roberto

Anonimo ha detto...

Dal punto di vista dottrinale, senza alcun dubbio, Lutero sbagliava. Dal punto di vista politico del suo tempo, con le degerazioni politiche e pastorali della Chiesa Lutero aveva ampie ragioni.
Ma una riconciliazione, che noi cattolici auspichiamo, ritengo sia molto difficile, perché le differenze teologiche e dottrinali sono ancora troppo forti. Ad esempio (ma è solo un dettaglio) i protestanti relegano la Madre di Dio in un ruolo marginale, praticamente insignificante, sostanzialmente nullo dal punto di vista teologico.
E' difficile intendersi in queste condizioni.