venerdì 18 maggio 2012
Il Papa benedice i 40 anni dell'Opam, l'Opera che lavora per l'alfabetizzazione nei Paesi poveri
Il Papa benedice i 40 anni dell'Opam, l'Opera che lavora per l'alfabetizzazione nei Paesi poveri
Da 40 anni, l’Opera di promozione dell’alfabetizzazione nel mondo (Opam) sostiene progetti in molte aree povere del pianeta e per celebrare il quarto decennale di fondazione, Benedetto XVI ha indirizzato un Messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, al presidente dell’Opam, don Aldo Martini. Incoraggio, si legge nel testo, “a proseguire con rinnovato slancio l’impegno per favorire l’istruzione e l’educazione nei Paesi più svantaggiati”, in uno stile di reciproco arricchimento tra le diverse culture e fraternità tra le comunità ecclesiali”.
Nel Messaggio, il Papa estende la sua benedizione anche ai partecipanti al Convegno internazionale promosso per l’occasione dell’Opam e in programma a Roma oggi e domani sul tema “Umanesimo della fragilità: lezioni dal Sud del mondo”. I dati più recenti indicano in 790 milioni gli adulti a tutt’oggi in condizioni di analfabetismo, dei quali circa 2/3 sono donne. In molti Paesi, addirittura, i picchi di analfabetismo femminile superano l'85%. Inoltre, alle cifre riguardanti gli analfabeti adulti, vanno aggiunti i 67 milioni di bambini in età di scuola primaria e 72 milioni di adolescenti in età di scuola secondaria di primo grado che non ricevono un'istruzione.
Questa piaga ha sempre spinto la Chiesa ad adoperarsi per sanarla. Nella sua Esortazione Apostolica Africae Munus, pubblicata lo scorso anno, Benedetto XVI afferma che “l’analfabetismo rappresenta uno dei maggiori freni allo sviluppo. È un flagello – scrive – simile a quello delle pandemie. Certo – osserva – non uccide direttamente, ma contribuisce attivamente alla marginalizzazione della persona – che è una forma di morte sociale – e le rende impossibile accedere alla conoscenza”. Alfabetizzare l’individuo, sottolinea ancora il Papa, “significa farne un membro a pieno diritto della res publica, alla costruzione della quale potrà contribuire, e permettere al cristiano di accedere al tesoro inestimabile delle Sacre Scritture che alimentano la sua vita di fede”.
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