giovedì 31 maggio 2012

L'articolo che ha rotto la tregua in Vaticano. Si tratta del pezzo di Fiorenza Sarzanini (Scaramuzzi)

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Fiorenza Sarzanini descrive la possibile rete di complicità e di coperture di cui ha goduto Gabriele

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La Fiorella si sa da che parte pende. Per cui sembra un siluro a Scola per via del sua vicinanza (almeno passata) a CL. D'altronde sono 7 anni che il Papa cerca di mettere in luce Scola, da quando fece il segretario al Sinodo dei vescovi, e con l'ultimo concistoro parecchi si sono inalberati. Eufemia

Fabiola ha detto...

Avrei già voluto scriverlo ma non l'ho fatto perché speravo (in spe, contra spem) non si arrivasse lì, ma ora che ci siamo arrivati posso dichiarare che me l'aspettavo.
CL. Sempre Cl, solo CL. Il povero mons. Danzi, morto giovane dopo una terribile malattia e persino, udite, Gabriele aveva lì contatti e rapporti(adesso che ci penso li aveva persino con Benedetto XVI) in questa sentina di tutto il malaffare ecclesiastico, civile, imprenditoriale e ...fate voi, che si chiama CL.
E vabbè, dopo la CIA, gli affari sempre sporchi per definizione, l'integralismo, i delitti di lesa maestà contro la diocesi più illuminata d'Italia (almeno fino ad un anno fa) ora anche l'aver introdotto il corvo negli appartamenti papali. Non ci mancava ma ce ne faremo una ragione.
"Guai a voi quando tutti diranno bene di voi": un rischio che non si corre.
Post scriptum per Eufemia, con simpatia.
Certo il card. Scola non ha più, da vent'anni, niente a che fare con CL in quanto tale, ma è sufficiente ascoltare una sua omelia e aver letto qualcosa di don Giussani per accorgersi di una vicinanza, spirituale e di giudizio, che è totale.
Ecco ho contribuito anch'io ad inviare un siluro al mio Arcivescovo. Spero mi perdoni.