mercoledì 2 maggio 2012

Crisi, Santa Sede: servono organi di controllo sovranazionali. Card. Bagnasco: senza valori e identità si apre ai totalitarismi (Izzo)


CRISI: S.SEDE, SERVONO ORGANI DI CONTROLLO SOVRANAZIONALI 


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 2 mag. 


La proposta di organi di governo sovranazionali lanciata nel secondo dopoguerra da Pio XII continua ad affascinare la Chiesa Cattolica. "Nessuno pensa ad un'autorita' che governerebbe il mondo intero, sarebbe un'utopia", ha sottolineato oggi monsignor Roland Minnerath, arcivescovo di Dijon (Francia), presentando ai giornalisti le conclusioni della XVIII sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, che si e' riunita nei giorni scorsi.
Nell'ultima sessione dei lavori, ha spiegato monsignor Minnerath, i partecipanti si sono confrontati su "quali sono i principi di un nuovo ordine globale", 50 anni dopo la storica enciclica, per molti versi profetica, di Giovanni XXIII, "Pacem in Terris". "Dobbiamo porci l'esigenza - ha chiarito il presule - di una regolazione del mondo globalizzato". I membri del dicastero della Santa Sede hanno, a questo riguardo, una "visione molto realistica". Al centro della loro proposta, infatti, "l'esigenza di trasparenza, di procedure verificate, in cui ognuno deve rendere conto di come lavora nei vari ambiti". Grazie a cio', ha tenuto a precisare il presule, "nessuno Stato perderebbe la propria sovranita'". Secondo l'organismo vaticano si avverte in particolare l'esigenza di strutture che regolino "sia la finanza internazionale, sia l'economia, sia la ricerca", per garantire "una maggiore trasparenza delle pratiche, associata ad un sistema di controllo". 
Recentemente un documento del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace che prospettava organi sovrannazionali di governo dell'economia e' stato di fatto sconfessato dalla Segreteria di Stato della Santa Sede, ma questo evidentemente non ha scoraggiato l'Accademia delle Scienze Sociali. "Vedere, alla vigilia dell'Anno della Fede e del Sinodo sulla nuova evangelizzazione, quali sono quelle verita' che vengono dalle scienze naturali e sociali, per valutare in che modo cio' puo' aiutare la fede, ma anche coloro che non credono, a vivere meglio nella societa'", ha affermato da parte sua monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia, che ha sintetizzato i lavori della plenaria in una conferenza stampa.
Tra gli esperti invitati alla plenaria anche il presidente della Banca Europea Mario Draghi e il co-fondatore di Wikipedia Jimmy Wales, che ha assicurato l'impegno dell'enciclopedia on line ad essere il piu' possibile neutrale. "Non c'e' traccia di orientamento politico e religioso nelle voci della nostra enciclopedia. Eppure - ha dichiarato a margine dei lavori al sito cattolico Korazym.org -  c'e' un senso di profondamente molto politico in quello che rappresenta Wikipedia oggi. Perche' fare si' che tutti abbiano accesso alla conoscenza in maniera gratuita significa fare in modo che tutti possano essere capaci di fare migliori scelte domani. Ed e' per questo che il nostro lavoro non e' condiviso da tutti i governi del mondo. Per esempio, in Corea del Nord Internet e'  completamente bandito".  Secondo WAles l'enciclica "Pacem in Terris" contiene molte idee buone e attuali: "dalla condivisione della conoscenza con le persone, all'appello agli uomini di buona volonta', alle parole sulla societa' aperta".


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BAGNASCO: SENZA VALORI E IDENTITA' SI APRE AI TOTALITARISMI


(AGI) - CdV, 2 mag. 


"L'assenza valoriale e identitaria e' la premessa per qualunque imposizione di maggioranze pilotate". Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco ai giovani universitari europei che si sono riuniti in questi giorni nel Campus di Tor Vergata, a un anno dalla beatificazione di Giovanni Paolo II e a dodici dal grande raduno della Gmg di Roma 2000. "Non fatevi intimorire dagli slogans, da apparati che proclamano grandi principi di liberta' ma nascondono spesso il germe dell'intolleranza", ha chiesto Bagnasco agli universitari europei. "Soprattutto - ha raccomandato il presidente dei vescovi italiani e vice presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa - non fatevi ingannare dalla dittatura della non-cultura, come se rinunciare ad una propria identita' culturale fosse la condizione per una convivenza plurale, aperta e tollerante". 
"Per conoscere Gesu' - ha ricordato il cardinale - bisogna cercarlo davvero, bisogna desiderarlo con tutto il cuore, senza pregiudizi, disposti anche a faticare". 
Per questo "in senso ampio fanno parte del suo gregge tutti coloro che cercano la verita' con cuore sincero, che sono docili alla verita' cosi' com'e', anche quando questa chiede di cambiare la vita". 
"A volte - ha osservato il presidente della Cei - ci chiediamo perche' il mondo non si arrenda all'evidenza di Dio che ha posto le tracce della sua bellezza nella natura, nell'intelligenza dell'uomo, nella razionalita' dell'universo. Perche' tante resistenze di fronte allo splendore della verita' di Cristo e del suo Vangelo, alla testimonianza dei Santi e dei Martiri". "I vescovi - ha assicurato il cardinale - contano sulla vostra giovinezza che, di natura sua, e' libera da interessi personali, da posizioni da mantenere, e non e' incrostata da esperienze e ideologie di epoche passate, che hanno creato tensioni e sofferenze nella comunita' cristiana. E quando avete eco di tali diatribe che vagano qua e la' per il vecchio Continente, voi le guardate con occhi sorpresi e indifferenti, perche' avvertite che sono irrilevanti per la vostra vita". Nel suo intervento, Bagnasco si e' poi soffermato sul ruolo del Papa: "Nella Chiesa di Cristo - ha ricordato - il primo ministero di Pietro e' quello di confermare l'autenticita' della fede. Quando insorgono domande e dubbi sulla fede cattolica, non temete: guardate a Roma con intelligente semplicita', la cattedra del Successore di Pietro illumina e indica la via della verita' e della vita". 


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