domenica 13 maggio 2012
Coldiretti offre menu a chilometri zero per il Papa ad Arezzo
Coldiretti offre menu a chilometri zero per il Papa ad Arezzo
Arezzo, 13 mag. (LaPresse)
Un menu a chilometri zero offerto direttamente dagli agricoltori che assicura un basso impatto ambientale, valorizza le produzioni locali e sostiene l'economia del territorio, è stato scelto per il Santo Padre Benedetto XVI in occasione della sua prima visita ad Arezzo in Toscana.
Lo rende noto la stessa Coldiretti che ha sostenuto l'iniziativa con la fondazione Campagna Amica, la rete delle aziende, delle botteghe e dei mercati degli agricoltori in tutta Italia. Ristretto in tazza, risotto alla zucchina fiorentina e menta, granpezzo di chianina alle erbe aromatiche, asparagi all'olio, gatto', gelato alle fragole e fragole al vino, tutti con ingredienti rigorosamente aretini e quindi Made in Toscana, sono - riferisce la Coldiretti - i piatti rappresentativi del territorio, offerti al Santo Padre alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Monti.
La scelta di Benedetto XVI - ha sostenuto la Coldiretti - si pone in sintonia con il numero crescente di italiani che dimostrano una sensibilità ambientale anche nel momento di fare la spesa privilegiando prodotti locali e di stagione a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti prima di giungere sulle tavole. In Italia - ha continuato la Coldiretti - piu' di due italiani su tre hanno fatto almeno una volta la spesa dal contadino nelle aziende agricole, nelle botteghe o nei mercati degli agricoltori di campagna amica con un aumento del 53 per cento in un anno.
"Il Santo Padre ha avuto un segno di attenzione nei confronti del lavoro nei campi dove gli agricoltori toscani sono impegnati per garantire la qualità e la sicurezza dell'alimentazione ma anche per salvaguardare un patrimonio di biodiversità ambientale che ha fatto della Toscana un paesaggio unico ed inimitabile", ha affermato Tulio Marcelli presidente della Coldiretti Toscana che ha partecipato all'iniziativa.
L'attenzione del Papa per la naturalità del cibo - ha concluso la Coldiretti - è confermata dalla cura riservata all'azienda agricola del Vaticano di Castel Gandolfo descritta dall'Osservatore Romano: "la fattoria è un pezzo storico della dimora estiva dei Pontefici... spaziare con l'occhio su questi venti ettari di terra, è come ritrovarsi immersi in una delle tele secentesche del pittore napoletano Andrea De Lione, maestro nel raffigurare anche scene bucoliche caratterizzate da colori brillanti e da un vivace dinamismo. Di colori sono ricchi i fiori delle serre nella zona riservata alla floricoltura, il roseto nei ruderi della villa imperiale, il parco che si confonde con l'orto e si estende sino al pergolato, coperto in questi giorni di pampini verdolini. I tralci s'inerpicano fino alle grandi terrazze ricavate da un'arida pietraia, e trasformate in un digradare ordinato di colture orticole.
E nel bel mezzo le mucche... quelle in produzione sono 25 e sono sistemate in una moderna vaccheria... un ambiente salubre e confortevole in modo da non farle stressare e dunque per non compromettere la qualità del prodotto... godono di notevoli spazi di libertà anche se si trovano in un ampio capannone aperto sui quattro lati".
E per completare questo meraviglioso quadro arricchito anche da preziosi uliveti e frutteti la Coldiretti a settembre del 2011 ha donato al Santo Padre un vero e proprio alveare composto di otto arnie con mezzo milione di api al lavoro per l'impollinazione e la produzione di ottimo miele per il Papa.
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