mercoledì 18 aprile 2012

Osservatore: Benedetto XVI non è solo. L'intervista del card. Bertone al Giornale Radio Rai (Izzo)

PAPA: OSSERVATORE, BENEDETTO XVI NON E' SOLO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 apr.

"Papa Benedetto non e' solo".
L'Osservatore Romano titola cosi' in prima pagina nell'edizione del 19 aprile, ottavo anniversario dell'elezione di Joseph Ratzinger.
"I rallegramenti e gli auguri, giunti da tutto il mondo" per il giornale vaticano esprimono "un affetto e una stima generali, in questa misura non prevedibili al momento dell'elezione".
"Non va dimenticato infatti - sottolinea il quotidiano diretto dal professor Giovanni Maria Vian, che firma l'editoriale - il cumulo di pregiudizi, se non addirittura di opposizioni, con il quale la rapidissima scelta del collegio dei cardinali era stata accolta in diversi ambienti, anche cattolici. Pregiudizi e opposizioni che nei confronti del cardinale Ratzinger risalivano almeno alla meta' degli anni Ottanta ma che in nulla corrispondevano alla sua vera personalita'".
In merito Vian ricorda che "il successore di Giovanni Paolo II che pure era stato il suo piu' autorevole collaboratore, quasi subito voluto a Roma dal Papa polacco, anch'esso a lungo osteggiato venne a lui contrapposto, secondo stereotipi abusati".
"Un pontificato - conclude - apertosi dunque in salita e che il Pontefice ha saputo affrontare giorno per giorno con lucida e paziente serenita', dimostrata gia' il 24 aprile quando chiese preghiere ai fedeli perche' non fuggisse, per paura, davanti ai lupi".
Un'omelia che, scrive il direttore dell'Osservatore, e' stata "la prima di una ormai lunga serie, che per limpidezza e profondita' non sfigurera' accanto alle predicazioni di Leone Magno, le prime conservate di un vescovo di Roma, caratterizzate da un esemplare equilibrio tra eredita' classica e novita' cristiana, analogamente all'intenzione di Papa Benedetto di muoversi in armonia tra ragione e fede. Per rivolgersi e parlare a tutti, come ha suggerito nell'incontro di Assisi l'invito rivolto per la prima volta, un quarto di secolo dopo quello voluto da Giovanni Paolo II tra credenti anche ai non credenti, per annunciare il Vangelo al mondo di oggi".
E tanto ancora, per il professor Vian, possiamo aspettarci dal pontificato di Benedetto XVI, "eletto il 19 aprile 2005, settantottenne, in meno di un giorno nel Conclave piu' numeroso mai riunitosi nella storia" e giunto lunedi' scorso all'ottantacinquesimo compleanno, traguardo che "non ricorreva nella serie dei Papi dal 1895".

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PAPA: BERTONE, NON E' UOMO ISOLATO MA APERTO ALLE RELAZIONI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 apr.

"Benedetto XVI non e' un uomo isolato.
E' un uomo di relazioni a cominciare dai suoi piu' vicini collaboratori". Lo sottolinea il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, in un'intervista al Giornaleradio della Rai".
Il Papa - spiega il cardinale salesiano al direttore della testata, Antonio Preziosi - non e' isolato, e' circondato da collaboratori fedeli e collaboratori impegnati. Se fosse possibile con il suo stesso cuore, la sua dedizione ma e' questa - assicura Bertone - l'intenzione dei suoi collaboratori e la volonta', l'impegno dei suoi collaboratori per il bene della Chiesa e per il bene dell’umanita', soprattutto nella Segreteria di Stato, che e' la segreteria papale, la segreteria propria del Santo Padre".
Nell'intervista, il cardinale Bertone rimarca come ci sia una continuita' di fondo tra Benedetto XVI e Giovanni Paolo II che hanno vissuto entrambi "l'esperienza del pre -concilio Vaticano II, quindi della preparazione, dell'attesa e poi della partecipazione al Concilio Vaticano II". "Allora - spiega - il patrimonio comune dei due Papi e' proprio il Concilio Vaticano II".
Ed anche oggi, conclude, "le priorita' non sono dettate dalla contingenza momentanea o anche da avvenimenti che emergono un po’ sulla scena della storia o di certe nazioni, ma dal grande progetto globale e cristiano che e' stato il progetto di Benedetto XVI fin dall'inizio cioe' il progetto della trasmissione della fede: e' anche per questo che ha indetto l'Anno della Fede" a 50 anni dal Concilio, riaffermando "la priorita' che sta al di sopra di ogni problema: di rendere Dio presente in questo mondo e di farlo percepire e di aprire l'accesso degli uomini a Dio".

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PAPA: BERTONE, CONTRO TOTALITARISMI IN CONTINUITA' CON GIOVANNI PAOLO II

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 apr.

Benedetto XVI e Giovanni Paolo II sono "due Papi di nazioni diverse con educazione diversa, ma che sono passati attraverso i totalitarismi, che hanno vissuto in profondita' i problemi dell'oppressione, della soppressione delle liberta'".
Lo ha sottolineato il segretario di Stato Tarcisio Bertone in un'intervista al Giornaleradio della Rai. "Due uomini di Dio appassionati quindi della liberta' anche della verita', amanti dell'umanita', amici dell’uomo con modalita' diverse, con stili diversi perche' lo stile dei due Papi e' molto diverso, lo stile di un forte leader, lo stile di Papa Giovanni Paolo II, lo stile
di un uomo mite, dialogante di un amico ecco quello di Benedetto".
E di Papa Ratzinger, che domani festeggia 7 anni di Pontificato, Bertone rileva la capacita' di comunicare in modo razionale con tutti, come ha dimostrato "nel settembre del 2011 nel Parlamento Tedesco, il Bundestag". "Nonostante forse la freddezza precedente, ed anche l'incertezza di qualche gruppo parlamentare (forse molti ricordano anche che l'assenza di parte del gruppo dei Verdi) poi - ricorda il porporato - il Papa li ha presi in contropiede, proprio lanciando un messaggio ecologico straordinario, formidabile".
"Ricordo - aggiunge Bertone - anche i recenti colloqui con i capi responsabili, i leader del Messico e di Cuba. Naturalmente in una situazione diversa con problematiche molto diverse il Papa si muove anche in questi rapporti, in questi colloqui con una grande liberta', con grande coerenza, naturalmente con i principi che propone, ma anche con la capacita' di persuasione che e' propria di un uomo di pensiero di cultura, di un uomo che coniuga bene la ragione e la fede".
Purtroppo, pero', Benedetto XVI non e' compreso pienamente dai media che, "anche sestanno
imparando a conoscere meglio questo Papa e la sua sapienza, la sua cultura, la sua sincerita', la sua coerenza, la sua dolcezza", di fatto lo hanno spesso "dipinto come un carro armato". Questo, lamenta Bertone, "e' assolutamente fuorviante".

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