giovedì 12 aprile 2012

Le lacrime di coccodrillo del Vaticano che ora sconta i silenzi del 2010 sulla strenua lotta del Papa alla pedofilia nella Chiesa (Raffaella)

Dall'articolo di Rodari apprendiamo che in Vaticano c'e' irritazione e si e' feriti per il fatto che sta prendendo piede anche fra i fedeli l'idea, assolutamente sbagliata, che la Santa Sede abbia fatto poco per combattere la piaga della pedofilia nella Chiesa in Irlanda.
Sappiamo che tutto cio' e' clamorosamente falso visto che il marciume venne denunciato in tempi non sospetti (marzo 2005) dall'allora cardinale Ratzinger quando i cosiddetti preti ribelli nemmeno si sognavano di portare alla luce il problema. O sbaglio?
Capisco che in Vaticano ci sia sconcerto e sofferenza per queste accuse ingiuste e strumentalizzate da preti, media ed anche da alcuni vescovi.
Tuttavia ho una domanda: siamo proprio sicuri che la colpa sia tutta di coloro che si servono di questa piaga per attaccare l'Autorita' di Roma?
Mi dispiace ma mi viene da dire: "chi è causa del suo mal pianga se stesso".
Se nel 2010, come chiesto da un'infinita' di fronti (questo blog compreso), il Vaticano avesse messo ben in chiaro e spiegato, per filo e per segno, tutta l'attivita' posta in essere da Joseph Ratzinger, cardinale e Papa, contro la pedofilia nel clero, forse, ora sarebbe piu' difficile per questi preti "ribelli" citare questo dramma per attaccare Roma.
Nel 2010, invece, si preferi' sorvolare su molte della accuse, false ed oltraggiose, rivolte al Papa. Si decide, consapevolmente, di usare il Santo Padre come comodo capro espiatorio.
Che cosa c'era in ballo? Che cosa o chi occorreva difendere a tutti i costi arrivando a sacrificare persino il Papa regnante? Ciascuno di noi ha la sua risposta.
Purtroppo, due anni fa, la Chiesa guardo' solo all'utilita' immediata e non seppe ragionare a medio ed a lungo termine.
Non si capi' o non si volle capire che permettere a chiunque di attaccare Benedetto XVI avrebbe comportato, alla lunga (non poi tanto!), un indebolimento generale della Chiesa.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il Papa ha saputo, con il suo esempio ed il suo coraggio, conquistare la fiducia di milioni e milioni di fedeli.
L'affetto per lui non e' mai venuto meno anzi...
Egli oggi e' molto piu' forte di prima.
Il Vaticano, pero', si e' indebolito e quel silenzio pesa ancora come un macigno.
Ed e' un silenzio che continua anche oggi. Basta ricordare che cosa e' accaduto recentemente con le vittime di Maciel. Come si puo' tornare ad avere fiducia?
Mi dispiace molto. Tutto cio' poteva essere evitato se solo si fosse scelto di appoggiare e difendere Benedetto XVI.
Quel 2010 ha lasciato un segno profondo in molti fedeli.
Io mi iscrivo nella schiera di coloro che si sono abituati a fare una distinzione fra Santo Padre e Santa Sede.
Nel 2010 non fu solo il Vaticano a fare una scelta ma anche noi fedeli. Abbiamo deciso con chi schierarci e chi appoggiare. O, meglio, siamo stati costretti a fare una scelta. Forse non tutti sono disposti ad ammetterlo ma, purtroppo, e' cosi'.

Raffaella

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno Raffaella,
condivido al 101% quanto hai scritto. Purtroppo molti hanno solo cercato di difendere un passato fatto di comodita' e potere, senza rendersi conto del danno che stavano creando, e che continua tuttoggi.

Se qualcuno ha degli interrogativi al riguardo, consiglio di ri-leggere, alla luce di quanto emerge ora da Austria, Irlanda e vedremo chi si aggiunge, la relazione tenuta a febbraio scorso alla Gregoriana: "I veri costi della crisi".
Finora a livello pubblico si e' parlato solo di $ e di incontri con le vittime (cose sacrosante, beninteso!); adesso arriva il resto del conto da pagare, e sara' salatissimo.

http://thr.unigre.it/vescovi2012/Portals/0/Documenti/8_Mercoledi/TrueCosts-Italian.pdf

Anonimo ha detto...

Sull'argomento ti rimando al forum di Teresa Benedetta che commenta il pezzo di Gerard O'Connell su vatican insider, assai più preciso e accurato di quello di Rodari. Se vuoi leggerlo, imperdibili commenti di T.B. compresi, questo è il riferimento:
11/04/2012 17.36 p.303
Alessia

Anonimo ha detto...

che fossimo costretti a fare una scelta,era inevitabile e poichè io ormai non credo più a niente di quello che di ufficiale proviene dalla S.Sede,ho optato per l'unico degno di credibilità,mi è costato parecchio,anche in termini di coraggio,perchè è stata una consapevole presa di posizione 'contro',ma come diceva S.Paolo,'ho combattuto la buona battaglia,ho conservato la fede'.Con Ratzinger,sempre,con immensa gratitudine ed inestinguibile affetto per tutto quello che fa,poi ognuno dovrà giustificarsi davanti al tribunale supremo;bruciano le accuse false ed infondate ed il fango sparso su questo inimitabile e grandissimo uomo di chiesa,che farebbero bene a tutelare come un patrimonio preziosissimo,se si vuole tentare di conservare un minimo di credibilità.I semplici,cioè noi,il popolino,l'abbiamo già capito con chi stare.....GR2

Anonimo ha detto...

credo che i problemi che sollevano i preti ribelli siano ben più gravi delle preoccupazioni di curia a pararsi ... quello che ormai possono pararsi. non capisco perchè se non stanno bene nella Chiesa Cattolica non ne escano; non sono mica aobbligati a starci! se però ci stanno, sanno qual'è la dottrina. Maria Pia

Elio ha detto...

Condivido tutto...ricordiamo anche l'episodio di,Ratisbona,di mons. Williamson...etc.
Lo hanno sempre lasciato solo in balia dei pescecani,
eppure,l'amore a Pietro,
il dovere,l'affetto,la giustizia,l'obbedienza giurata tutto doveva spingerli a difenderlo.
Ma Dio ha reso giustizia ,il papa Benedetto passerà alla storia come uno dei più gradi Pontefici,in nulla inferiore a Leone Magno...per questo i fedeli lo amano.

Anonimo ha detto...

Teresa Benedetto oggi ha commentato l'articolo di Rodari. La straquoto.
Alessia