Papa: veglia di Pasqua a S. Pietro, battesimo a 8 persone
Messa a S. Pietro con rito luce, acqua e fuoco
ROMA - "La Pasqua è il giorno di una nuova creazione".
E' un messaggio di speranza quello lanciato dal Papa nella Veglia di Pasqua a San Pietro, segnato dall'immagine forte di un Gesù che "é risorto e non muore più", che "ha sfondato la porta verso una nuova vita che non conosce più né malattia né morte".
Ma le paure e le minacce non mancano nel nostro mondo e arrivano soprattutto da quel "buio su Dio e sui valori" che fa smarrire la distinzione tra il bene e il male. Quella della veglia nella notte di Pasqua è una celebrazioni estremamente suggestiva e ricca di simboli e significati che ruotano attorno alle immagini del fuoco, dell'acqua e della luce. All'inizio del rito la Basilica è immersa nel buio, poi la luce la invade all'improvviso. Nell'atrio della Basilica viene benedetto il fuoco di un braciere e da quella fiamma viene acceso il cero pasquale. Con l'acqua vengono celebrati i battesimi, quest'anno quelli di otto persone provenienti da Italia, Albania, Slovacchia, Germania, Turkmenistan, Camerun e Stati Uniti d'America, che hanno ricevuto anche la cresima e la prima comunione.
Benedetto XVI ha sviluppato gran parte della sua omelia sul tema della creazione e della luce. "Il racconto della creazione, in modo simbolico, inizia con la creazione della luce - ha detto -. Il sole e la luna vengono creati solo nel quarto giorno". Cosa vuol dire questo?, si chiede il Pap. Vuol dire che sole e luna sono solo corpi celesti. La luce, anche nella descrizione biblica, è altra cosa, precede il resto. "La luce rende possibile la vita. Rende possibile l'incontro. Rende possibile la comunicazione. Rende possibile la conoscenza, l'accesso alla realtà, alla verità. E rendendo possibile la conoscenza, rende possibile la libertà e il progresso. Il male si nasconde. La luce pertanto è anche espressione del bene che é luminosità e crea luminosità. E' giorno in cui possiamo operare". Il buio è il contrario della luce, "é il 'no'". E "il buio su Dio e il buio sui valori sono la vera minaccia per la nostra esistenza e per il mondo in generale", avverte Benedetto XVI.
"Se Dio e i valori, la differenza tra il bene e il male restano nel buio, allora tutte le altre illuminazioni, che ci danno un potere così incredibile, non sono solo progressi, ma al contempo sono anche minacce che mettono in pericolo noi e il mondo". E per chiarire meglio il suo pensiero, il Papa ricorre a una metafora, che in realta è "un'immagine della problematica del nostro essere illuminati". "Oggi - dice Ratzinger - possiamo illuminare le nostre città in modo così abbagliante che le stelle del cielo non sono più visibili". Ovvero: "Nelle cose materiali sappiamo e possiamo incredibilmente tanto, ma ciò che va al di là di questo, Dio e il bene, non lo riusciamo piu ad individuare".
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CONFERMA DELLA VISITA DEL S. PADRE IN LIBANO
(AGI) Papa: viaggio apostolico in Libano dal 14 al 16 settembre
Agenzia Giornalistica Italiana –
(AGI) CdV - In occasione della festa di Pasqua e' stato confermato ufficialmente oggi che Benedetto XVI compira' una visita apostolica in Libano dal 14 al 16 settembre 2012. Una nota a firma del presidente della Commissione Episcopale del Libano per le comunicazioni sociali, l'arcivescovo di Beirut,Bulos Matar, precisa che durante la visita il Papa firmera' l'Esortazione Apostolica indirizzata alla Chiesa del Medio Oriente che raccoglie quanto emerso nel Sinodo Speciale che si tenne in Vaticano nell'ottobre 2010. "Il Pontefice - si legge nella nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede - incontrera' le alte autorita' civili e religiose del Paese e presiedera' un incontro con la gioventu' del Libano". La visita
sara' conclusa domenica 16 settembre da una messa celebrata a
Beirut, durante la quale il testo dell'Esortazione sara' distribuito ai rappresentanti degli Episcopati di tutti i Paesi del Medio Oriente.
CIAO AUGURI LI.PA.
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