Papa: importante rileggere narrazioni risurrezione di Cristo
Roma, 9 apr. (Adnkronos)
''Il lunedi' dopo Pasqua e' in molti Paesi una giornata di vacanza, in cui fare una passeggiata in mezzo alla natura, oppure andare a visitare parenti un po' lontani per ritrovarsi insieme in famiglia. Ma vorrei che fosse sempre presente nella mente e nel cuore dei cristiani il motivo di questa vacanza, cioe' la Risurrezione di Gesu', il mistero decisivo della nostra fede''.
Lo ha detto Benedetto XVI, prima della recita della preghiera mariana del 'Regina Caeli' con i fedeli e i pellegrini convenuti nel cortile del palazzo apostolico di Castel Gandolfo -dove si e' recato ieri pomeriggio, per un breve periodo di riposo dopo i riti della settmana santa.
''Infatti -ha proseguito Papa Ratzinger- come scrive san Paolo ai Corinzi, ''se Cristo non e' risorto, vuota e' allora la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede'' (1 Cor 15,14). Percio' in questi giorni e' importante rileggere le narrazioni della risurrezione di Cristo che troviamo nei quattro Vangeli.
Si tratta di racconti -ha sottolineato il Pontefice- che, in modi diversi, presentano gli incontri dei discepoli con Gesu' risorto, e ci permettono cosi' di meditare su questo evento stupendo che ha trasformato la storia e da' senso all'esistenza di ogni uomo''.
''L'avvenimento della risurrezione in quanto tale non viene descritto dagli Evangelisti -ha proseguito il Papa- esso rimane misterioso, non nel senso di meno reale, ma di nascosto, al di la' della portata della nostra conoscenza: come una luce cosi' abbagliante che non si puo' osservare con gli occhi, altrimenti li accecherebbe. Le narrazioni incominciano invece da quando, all'alba del giorno dopo il sabato, le donne si recarono al sepolcro e lo trovarono aperto e vuoto. San Matteo -ha fatto notare uil Papa- parla anche di un terremoto e di un angelo sfolgorante che rotolo' la grande pietra tombale e vi si sedette sopra (cfr Mt 28,2)''
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