martedì 6 dicembre 2011

La Cei spieghi ai suoi vescovi (anche emeriti) le problematiche relative al pagamento dell'ici

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Manuela.
Ecco qui il "solito" Bettazzi. Siamo in un momento particolare e ritengo che la Cei dovrebbe richiamare all'ordine quei vescovi che generano confusione. Allo stato risulta che la Chiesa italiana (non il Vaticano che non c'entra nulla!) paghi l'ici sugli immobili destinati ad uso commerciale. Dispiace che ci siano alcuni vescovi che, pur di mettersi in mostra, alimentano i soliti pregiudizi. Ah, per inciso: sia spiegata bene anche la differenza fra Vaticano e Cei. Capisco che faccia comodo che tutti se la prendano con il Papa "cattivo" ma la pazienza ha un limite ed il mio e' stato ampiamente superato
.
R.

7 commenti:

mariateresa ha detto...

Avvenire mi sembra che su questo si sia spiegato più volte ma è come conversare con le zanzare. Aggiungo che forse la convenzione con i radicali vacilla, causa pluma(=pezze nel sedere) , e credo quindi che questi attacchi, vecchi come me, torneranno ancora e ancora finchè magari non saranno più quieti sul contributo pubblico alla loro radio.
Giusto gli emeriti non si rendono conto di certe dinamiche.
Comunque sia, se la Conferenza episcopale parlasse chiaro, non dico una volta per tutte perchè è impossibile, non farebbe schifo.

Anonimo ha detto...

Mi risulta che neppure la CGIL, dicasi CGIL, paghi l'ICI. Come la mettiamo, eh?
Alessia

Fabiola ha detto...

Dio ci scampi dagli emeriti ciarlieri. Troppi.
Comunque, per fortuna, "emeriti".

Anonimo ha detto...

Anche su questo molti preti e religiosi si stanno svegliando e stanno informando i fedeli in modo corretto sull'effettivo pagamento dell'ici; quanto alla cgil, nessuno dice che gli stessi "privilegi" della Chiesa li hanno pure associazioni sedicenti culturali e sportive (vedi scuole di danza, palestre, ecc.) che svolgono, in realtà, vere e proprie attività commerciali. ma si sa che fa scandalo solo la Chiesa, che pure, con tutti i difetti e i limiti dei suoi uomini usa le sue strutture per aiutare i più bisognosi (vedi migranti, senza tetto, tossicodipendenti, disabili, malati di aids ...), senza della quale scoppierebbe un'emergenza sociale di dimensioni bibliche, e non solo in Italia. Maria Pia

Anonimo ha detto...

raga, avete dimenticato le coop,che qui in Emilia spadroneggiano e che non si sognerebbero mai e poi mai di pagare l'ici....

Bastardlurker ha detto...

Alla "Casta italiana" appartengono politici, sindacalisti e clero cattolico con le loro esenzioni e i loro privilegi.

Anche questa volta immuni dai sacrifici richiesti agli italiani.

Risibile la distinzione tra Vaticano e CEI.

A differenza delle altre conferenze episcopali che eleggono il proprio presidente la nomina del presidente della CEI è riservata al Sommo Pontefice (art. 26 §1 statuto CEI).

Raffaella ha detto...

Risibile la distinzione fra Cei e Vaticano?
L'unica differenza con gli altri Paesi consiste nel fatto che il Papa, Primate d'Italia, nomina il Presidente della Cei.
Il tutto finisce qui.
Il Papa (Benedetto XVI ovviamente) ha cosi' "tanta" influenza sui vescovi che la loro televisione (tv2000) si permette di interrompere le udienze generali e di non trasmettere gli eventi programmati intorno alle 18.
Quanto alla "casta" siamo perfettamente d'accordo.
R.