venerdì 30 dicembre 2011

AsiaNews: due vescovi cinesi dimenticati nei lager. Fides: nel 2011 sono stati uccisi 26 missionari, uno in più del 2010 (Izzo)

CINA-VATICANO: ASIANEWS, DUE VESCOVI CINESI DIMENTICATI NEI LAGER

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 30 dic.

Monsignor Giacomo Su Zhimin, 80enne, ha subito finora 40 anni di prigionia; monsignor Cosma Shi Enxiang, 90enne, ha passato 50 anni in carcere. Di loro nessuno parla e il governo cinese dice che "non sa dove essi siano".
Per AsiaNews che ha conferito ad entrambi il titolo di "uomo dell'anno" e teme che vengano "uccisi sotto tortura", come e' avvenuto per altri vescovi, "il Vaticano dovrebbe chiedere la loro liberazione come condizione per ogni dialogo".
E invece, "per il timore che la loro sorte peggiori, i nomi non vengono mai citati nemmeno nelle preghiere per i perseguitati".
"La dolcezza vaticana, mostrata finora nel dialogo con le autorita' cinesi, non e' riuscita ancora a liberare questi vescovi, ne' le decine di sacerdoti sotterranei che languono nei lager cinesi", scrive il direttore dell'agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere, padre Bernardo Cervellera. Mentre Time premia quest'anno i giovani della 'primavera araba' e tutti i dimostranti del mondo, "noi di AsiaNews - afferma il religioso - vogliamo fare una scelta controcorrente: dare un premio a chi non e' mai stato citato dai media, chi non ha avuto alcun riconoscimento pubblico, chi e' dimenticato nonostante anni di lotta per la verita', la dignita' e la giustizia". E i vescovi sepolti nei lager, conclude padre Cervellera, "vale la pena ricordarli anche per mostrare quanto e' ridicolo il governo di Pechino, che davanti a richieste di personalita' politiche internazionali sulla sorte dei due vescovi, come negli incontri privatissimi di esponenti vaticani con qualche burocrate cinese, si nasconde rispondendo: 'Non sappiamo'. Dovremmo credere che il governo con un gigantesco apparato poliziesco, una superba rete spionistica e di controllo capillare sulla sua popolazione, ignora dove si trovino questi due anziani vescovi, che la cultura cinese imporrebbe di rispettare e onorare?".

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MISSIONARI MARTIRI: FIDES, NEL 2011 UCCISI IN 26, UNO IN PIU' DEL 2010

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 30 dic.

Nell'anno 2011 sono stati uccisi 26 missionari cattolici, uno in piu' rispetto all'anno precedente.
Lo rende noto l'agenzia vaticana Fides che elenca i nomi di 18 sacerdoti, 4 religiose e 4 laici.
Nell'elenco per il terzo anno consecutivo, con un numero estremamente elevato di operatori pastorali uccisi, figura al primo posto l'America, bagnata dal sangue di 13 sacerdoti e due laici. Segue l'Africa, dove sono stati uccisi 6 operatori pastorali: due sacerdoti, tre religiose, e un laico. Quindi l'Asia, dove hanno trovato la morte due sacerdoti, una religiosa e un laico.
L'agenzia vaticana pubblica oggi le scarne note biografiche dei missionari uccisi che, scrive, "hanno professato la sincera adesione al Vangelo non solo a parole, ma con la testimonianza della propria vita, in situazioni di sofferenza, di poverta', di tensione, di degrado, di violenza, senza discriminazioni di etnia, casta, religione, con l’unico obiettivo di annunciare Cristo e il suo Vangelo, di rendere concreto l’amore del Padre e di promuovere integralmente l’uomo, ogni uomo".
"La vera imitazione di Cristo - afferma Fides citando Benedetto XVI - e' l'amore. E questa e' stata certamente regola di vita per suor Angelina, uccisa in Sud Sudan da militanti del Lord’s Resistance Army (LRA) mentre portava aiuti sanitari ai rifugiati; ed anche per Maria Elizabeth Macias Castro, del Movimento Laico Scalabriniano di Nuevo Laredo (Messico), che lavorava presso un giornale e si occupava di assistere i migranti, sequestrata e uccisa da narcotrafficanti; o ancora per Padre Fausto Tentorio, missionario italiano del Pime, parroco a Mindanao nelle Filippine, che ha dedicato tutta la sua vita al servizio di alfabetizzazione e sviluppo degli indigeni; o ancora per il laico Rabindra Parichha, ucciso in Orissa, in India orientale: ex catechista itinerante, era molto impegnato nel campo legale e come promotore dei diritti umani".

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