giovedì 29 dicembre 2011

Interessante! Il Vaticano avrebbe fatto modificare una voce di Wikipedia sul card. Scola per non mettere in imbarazzo un cardinale di curia. Perché non ha fatto lo stesso con Papa Benedetto?

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Molto interessante...viene modificata una voce di Wikipedia che riguarda due cardinali ma nessuno, al tempo del "caso Sapienza", pretese rettifiche alla voce su Benedetto XVI poi "copiata" dagli "illuminati sapienti" nella famosa lettera di cui non vale nemmeno la pena di riparlare.
E anche lo scorso anno molto si sarebbe potuto fare moltissimo per impedire la diffusione su internet di molte falsita'. In questo caso non mi riferisco a Wikipedia ma alla miriade di siti web che hanno detto di tutto e di piu' contro il Santo Padre.
Come si puo' impedire che si diffondano notizie false? Non e' difficile: richiesta di rettifica, diffida e, quando necessario, denuncia nelle sedi opportune.
Non mi pare un ragionamento "lunare". Basta un po' di buona volonta' o, meglio, un po' di volonta' di difendere anche il Papa e non solo i cardinali o i vescovi.

R.

15 commenti:

mariateresa ha detto...

dopo sei anni che sfrucuglio la rete in lungo e in largo, la mia impressione che esistano trupponi di anticlericali che presidiano posizioni ritenute strategiche per insufflare il loro maleodorante verbo.Una per esempio è Dagospia. Un altra è appunto Wikipedia.
Non bisogna prendere le cose sottogamba. Bisogna essere presenti e fare neri quelli che si permettono di offendere la Chiesa e il santo Padre con delle palle.
Le considerazioni di Raffaella sono giuste. Ma la difesa della persona del nostro Papa avrebbe, secondo me, dovuto cominciare anche prima, quando era cardinale ed era fatto passare per l'orco cattivo.
Noi sappiamo che lui non se ne duole, mi ricordo che a domanda specifica ha risposto proprio così a Messori.
Ma altri sarebbero dovuti intervenire. Perchè non c'è cosa nel nostro mondo che prende più piede che la cattiveria organizzata e conformista contro una persona.
Tonti e sprovveduti quelli nel mondo cattolico che ci sono cascati.

Raffaella ha detto...

Carissima, sottoscrivo parola per parola, lettera per leggera, punto e virgola per punto e virgola.
Credo che abbia fatto comodo a tutti considerare l'attuale Papa come il comodo capro espiatorio, ma ora e' tempo di finirla.
Non ne possiamo piu'!
R.

Anonimo ha detto...

gli ebrei hanno una lega anti diffamazione che è super attiva nel denunciare ogni pur minima cosa. I cattolici dovrebbero fare altrettanto. Il mondo è cambiato; ora non basta più insegnare, bisogna pure agire contro coloro che diffondono falsità e calunnie. Personalmente credo che in Vaticano ci siano molte persone che remano contro il papa......

Raffaella ha detto...

Concordo con la necessita' di istituire un organismo con tutti gli attributi e con la piu' ampia capacita' di utilizzare tutti i mezzi di cui la legge dispone, compresa la minaccia di richiedere risarcimenti milionari (il denaro e' cio' che fa girare il mondo...ci si adegui!).
Quanto al Vaticano, io direi che in moltissimi, non in molti, remano contro il Papa.
R.

Fabiola ha detto...

Mi spiace ma questa volta non sono d'accordo con voi.
Barbacetto e Il Fatto (sic!) Quotidiano: un pulpito difficilmente superabile per faziosità e diffusione di veleni a quintalate.
Non meritava la segnalazione, neppure per ribadire che il Vaticano non difende Benedetto.
L'intenzione dell'articolista è quella di spargere fango su tutto e tutti: Nicora, Scola, il Vaticano, CL, cioè, in sostanza, sulla Chiesa, con la coda finale di Scola, prossimo papa, tipo "vade retro...". Squallido.

Anonimo ha detto...

In America c'è anche la Catholic League che ha sempre risposto colpo su colpo alle cattiverie e falsità che hanno colpito e continuano a colpire in nostro Papa. Ricordare l'ultima sparata della Sarandon? E' intervenuta persino la lega anti diffamazione ebraica. In Vaticano invece non gliene frega proprio niente. Anzi, è proprio dal Vaticano e dai suoi orridi ranocchioni che parte anonimamente il peggio del peggio a cui tanti attingono per i loro pamphlet.
Sono anni che chiediamo di istituire qualcosa di simile alla Catholic League eppure nada de nada. Fa comodo avere il parafulmine Ratzinger sopra il capoccione, sono 30 anni che fa comodo. Dobbiamo considerare un miracolo che si siano mossi per l'affaire Benetton, ma forse lo hanno fatto perché c'era di mezzo l'imam.
Alessia

Anonimo ha detto...

Troppi tacciono, Fabiola, e tacere non è quasi mai la migliore delle scelte. Non credo di sbagliare se ipotizzo un articolo di risposta a breve su Tempi, per esempio.
Alessia

mariateresa ha detto...

più che remare contro, ci sono diversi che non sono all'altezza del Papa, questo si è visto da subito.
E quindi sono delle bocce perse.
E delle bocce perse in un pontificato così difficile non sono certo una benedizione.
Ci sono senz'altro anche i maligni rematori all'incontrario, gettonatissimi da certa stampa e da certo vaticanista: io non credo che i cialtroni veri e propri siano molti, ma il fatto è che fanno danno e uniti a quelli di cui sopra, insomma non c'è da compiacersi.
Mi dispiace dire così ma ci sono stati troppi fatti e faccio fatica a dimenticarmene.
Poi naturalmente se ci sono delle brave persone in Curia che fanno il loro dovere, sono devoti e leali con il Papa , è ovvio che i giornali non ne parlano.
Queste dinamiche avvengono in tutti gli ambienti e io non credo che la Curia romana faccia eccezione.
La cosa la notiamo perchè il pontificato, da subito,è stato particolare e richiedeva quindi un aiuto efficace in modo particolare.
Sarebbe ora un discorso lungo.
Sul Fatto siamo d'accordo, non si può nemmeno usare per incartare il pesce.

Anonimo ha detto...

no,perchè infetterebbe il pesce;un grande scrittore britannico convertitosi al cattolicesimo,durante il viaggio in GB,disse papale papale gpii era un grande papa perchè aveva Ratzinger al suo fianco,Ratzinger non ce l'ha......

Raffaella ha detto...

Si', non esiste il Ratzinger di Ratzinger. Per questo l'originale e' doppiamente grande.
R.

Anonimo ha detto...

Io non capisco lo scandalo di questa notizia o il senso di nausea che prova il giornalista nel parlarne: se il cardinale afferma di non essere lui ad aver impedito l´ordinazione di card. Scola, credo che fosse un suo diritto che una diceria finisse su wikipedia e nell´interesse del sito stesso che una menzogna venisse cancellata.
Il giornalista ci vede in azione lo zampino diabolico e censorio della S. Sede, quando è la stampa a doversi vergognare di aver raccolto una diceria, un gossip maligno e averlo pubblicato.

jacu

Raffaella ha detto...

Esattamente!
Se davvero qualcuno si e' sentito diffamato non solo e' giusto ma anche sacrosanto pretendere la rettifica della notizia.
La Santa Sede dovrebbe SEMPRE vigilare sulla correttezza delle informazioni.
R.

Raffaella ha detto...

Oggi ho sentito il presidente dell'ordine dei giornalisti affermare che eventuali denunce o richieste di risarcimento minerebbero la liberta' di stampa (vado a memoria, non ricordo le esatte parole).
Stiamo scherzando?
Se si dicono o scrivono falsita', se ne deve rispondere in sede civile e penale.
La Santa Sede impari ad usare bene gli strumenti legali.
Non e' censura, ma pretesa che le regole siano rispettate.
R.

Anonimo ha detto...

L'ordine dei giornalisti dovrebbe essere abolito o modificato nel suo statuto in modo da assumersi le responsabilità degli sbagli dei suoi membri, come certuni pretenderebbero dalla Santa Sede nella persona del Papa. In caso contrario è e rimane una corporazione autoreferenziale.
Correggimi se sbaglio, anonimo delle 13.36, mi pare che tu voglia sottintendere che se non c'è il Ratzinger di Ratzinger significa che non ce n'è bisogno, che Benedetto è in grado di tollerare i fulmini autonomamente vista l'esperienza fatta da cardinale e, soprattutto, grazie all'aiuto di Dio. Già, anche se fa male percepirlo apparentemente disarmato. Questi sei anni e passa con Benedetto a me paiono un autentico miracolo della fede che nessuna voce malevola e/o critica e diffamatoria di questo mondo potrà mai oscurare. Ridicolo chi si straccia le vesti perché il Papa, che vorrebbero sociologo e politico, scrive, parla e testimonia di Gesù dall'alto della sua cosiddetta torre eburnea invece di concentrarsi in questioni basilari per la fede come la geopolitica, la diplomazia, il prete sposato, la pretessa o il preservativo etc, etc.
Alessia

Anonimo ha detto...

Fra tutto questo sbandieramento di patriottismo un giornalista italiano preferirebbe azzoppare il miglior papabile connazionale solo perché di origini cielline. E se anche fosse stato espulso dal seminario milanese questo dimostrerebbe la faziosità dei responsabili d'allora. Ecco perché alcuni movimenti hanno i loro seminari e la Chiesa sembra divisa in sette.Comunque cambiare Wikipedia non è difficile e non serve chiedere il permesso a nessuno. Eufemia