lunedì 12 dicembre 2011

Il Papa a Casal Boccone ed all'Angelus nel commento di Eva Bosco

Il Papa all'Angelus: È un Natale difficile riscoprite la vera gioia

E ai bambini: quando pregherete davanti al presepe ricordatevi anche di me come io mi ricordo di voi

Eva Bosco

ROMA
«So che è un Natale difficile, ma auguro a tutti Buon Natale».
Si intravede chiara e netta la crisi sullo sfondo delle parole pronunciate dal Papa all'uscita della parrocchia romana scelta per la tradizionale messa d'Avvento del Pontefice, che è anche vescovo di Roma.
Casal Boccone, periferia nord ovest della Capitale. La chiesa, S. Maria delle Grazie, è un edificio moderno, squadrato: tre corpi quasi cubici, due grigi, uno giallo. È questa la sede scelta quest'anno per la tradizionale messa d'Avvento del Pontefice, che è anche vescovo di Roma, in una parrocchia della città.
Al termine della messa Benedetto XVI esce sul sagrato dove i fedeli si sono assiepati, e prima di salire in auto non si limita a stringere qualche mano, ad accarezzare qualche neonato, ma si sofferma a parlare. Un gesto forse un po' inaspettato. «Non pensate solo alle cose da comprare - dice - ma andate anche incontro al Signore. Buon Natale a tutti!».
Il Pontefice, in mezzo alla gente, non pronuncia mai la parola crisi. Lo farà poco dopo, rientrato in Vaticano per l'Angelus, affacciato su piazza S. Pietro.
«L'ambiente esterno – è il suo messaggio – propone i consueti messaggi di tipo di commerciale, anche se in tono minore a causa della crisi economica». Ma proprio da questo momento difficile deve arrivare la spinta a «non lasciarsi distrarre dalle luci» degli addobbi, e riscoprire «la vera gioia».
Una riflessione strettamente legata a quella fatta nella parrocchia romana, dove ha parlato di «città che oggi, spesso, sembrano un deserto», e ha invitato a «portare la luce nel nostro tempo», superando «i limiti dell'individualismo, della chiusura in se stessi, il fascino del relativismo», rifuggendo «prospettive di appagamento facili, ma illusorie». L'invito rivolto alla comunità è quello a non abbandonare mai la solidarietà concreta. «Avete visto giungere molte persone in difficoltà e in situazioni di disagio, che hanno bisogno di voi, del vostro aiuto materiale, ma anche e soprattutto della vostra fede», ha detto il Papa. Il pensiero va agli stranieri. Gli immigrati non sono pochi in questa zona di Roma, specie rumeni e albanesi, ma anche nordafricani e asiatici. Numerosi anche i filippini.
Ma questa è soprattutto una realtà costituita da tanti giovani famiglie e quindi, anche da tanti ragazzi e bambini.
Anche il colpo d'occhio in chiesa lo testimoniava. Un gruppo di bambini, tra l'altro, ha accolto Benedetto XVI al suo arrivo, e solo di ragazzini era costituito il gruppo che ha preso la comunione dal Papa. «Carissimi ragazzi, ragazze e giovani che mi ascoltate, l'oggi e il domani della storia e il futuro della fede sono affidati in modo particolare a voi», è stato l'incoraggiamento rivolto loro nell'omelia. Più tardi all'Angelus il Papa si è rivolto ai più piccoli riuniti in piazza con le statuine di Gesù Bambino in mano per la benedizione dei "Bambinelli": «Cari bambini - ha detto - quando pregherete davanti al vostro presepe ricordatevi anche di me come io mi ricordo di voi».

© Copyright Gazzetta del sud, 12 dicembre 2011

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Raffy.
Stamattina sul Messaggero ho trovato questo articolo della Giansoldati:
Legge l'Apocalisse in classe maestra sospesa, il Papa le scrive.
Questo è capitato a Bologna. Si pensa si tratti di un alibi. Miserrimo se tale. Anche il Papa ieri ha citato l'Apocalisse di fronte a di una miriate di ragazzini, vogliamo sospendere anche lui?
Al momento non ho trovato il link.
Alessia

Anonimo ha detto...

Vedi qui:
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/news/dettaglio-articolo/articolo/caso-maestra-apocalisse-vaticano-10705/
Alessia

Anonimo ha detto...

da Bologna c'era da aspettarselo,purtroppo in Emiliaromagna si rispetta il ramadan,nelle mense si fornisce cibo che non offende le pratiche religiose altrui,ma guai a parlare di cristianesimo!sono state sospese anche le benedizioni pasquali,in quanto lesive, il presepe non si fa più,per carità,così presto finiremo come in Olanda,leggere la bussola,please!

Anonimo ha detto...

Come è possibile che a Bologna capiti questo? Insomma, hanno come arcivescovo il card. Caffarra.
Alessia

gemma ha detto...

se ne parla oggi sul Carlino Bologna. I genitori dei bimbi sono tutti con la maestra sospesa, di cui hanno molta stima. E allora, perchè mi chiedo? L'Apocalisse è Vangelo...
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2011/12/11/635239-maestra_sospesa.shtml

Anonimo ha detto...

siamo nel triangolo rosso dei duri e puri sono tutti rossi che più non si può,Cafarra fa quel poco che riesce,peccato,perchè è un grande,ma qui non c'è niente da fare: 68 anni di regime immutabile.......