Anni dopo un prete ne criticò una. "Allora non ero infallibile!"
Città del Vaticano, 20 ago. (TMNews)
L''Osservatore romano' racconta una passione poco nota di Papa Pio X, l'astronomia, raccontando l'hobby di costruire meridiane coltivato all'epoca in cui era semplice sacerdote.
Giuseppe Sarto (1835-1914) "consacrato sacerdote a 23 anni nel duomo di Castelfranco - si legge sul giornale vaticano - viene subito assegnato come cappellano a Tombolo in aiuto del parroco don Antonio Costantini. Ed è lì che, pur nell'intenso lavoro pastorale e manuale per cui viene soprannominato 'moto perpetuo' - e anzi proprio in ottica di servizio - riesce a dedicarsi alla sua assai meno nota attività di costruttore di meridiane".
L''Osservatore romano' prosegue: "Non è difficile pensare come, una volta Pontefice, l'antica sua passione per l'osservazione astronomica applicata si armonizzasse alla linea del predecessore Leone XIII, che aveva tra l'altro rifondato la Specola Vaticana.
Fu Pio X a volervi nel 1904 Pietro Maffi (arcivescovo di Pisa e poi cardinale, già creatore di un osservatorio nel seminario di Pavia) e su suo consiglio, nel 1906, nominò a dirigerla il gesuita austriaco Johann Georg Hagen, astronomo noto e stimato a livello internazionale, che virò decisamente l'indirizzo dell'osservatorio da meteorologico ad astronomico, chiedendo e ottenendo dal Pontefice - sono gli studi del gesuita Sabino Maffeo - 'un secondo grande telescopio per l'osservazione diretta degli astri'".
"Si dice - è un aneddoto raccontato dall''Osservatore romano' - che un giorno il parroco di Fontaniva in udienza da Pio X, si lamentasse che la sua meridiana non stava funzionando molto bene.
Pare che il Papa abbia risposto con una delle sue battute: 'Non ero mica infallibile allora!'".
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