domenica 5 agosto 2012

Il Papa all’Angelus: il Signore ci chiede di andare oltre le preoccupazioni materiali (Radio Vaticana)


Il Papa all’Angelus: il Signore ci chiede di andare oltre le preoccupazioni materiali 


La fede in Gesù non è un’idea, ma l’incontro con una Persona viva che dà senso alla nostra esistenza: è quanto sottolineato da Benedetto XVI all’Angelus a Castel Gandolfo. Il Papa ha esortato i fedeli a non lasciarsi assorbire dalle preoccupazioni quotidiane. Anche nelle giornate cariche di problemi, ha detto, non dimentichiamoci di far crescere il rapporto con il Signore. Il servizio di Alessandro Gisotti:   


“Gesù - ha detto il Papa - invita a non fermarsi all’orizzonte puramente umano”, ma ad “aprirsi all’orizzonte di Dio, all’orizzonte della fede”. Commentando il passo del Vangelo domenicale, in cui le folle cercano Gesù perché aveva compiuto dei segni miracolosi, il Papa ha sottolineato che il Signore vuole aiutare la gente ad andare “oltre la soddisfazione immediata delle proprie necessità materiali, pur importanti”:


“Vuole aprire ad un orizzonte dell’esistenza che non è semplicemente quello delle preoccupazioni quotidiane del mangiare, del vestire, della carriera. Gesù parla di un cibo che non perisce che è importante cercare e accogliere”.


Mosé, rammenta il Papa, aveva dato ad Israele la manna, il pane del cielo. Gesù invece, “non dona qualcosa, dona Se stesso: è Lui il pane vero disceso dal cielo”:


“Ma Gesù vero pane di vita che sazia la nostra fame di senso, di verità, non si può ‘guadagnare’ con il lavoro umano; viene a noi soltanto come dono dell’amore di Dio, come opera di Dio da chiedere e da accogliere”.


Nelle giornate “cariche di occupazioni e di problemi, ma anche in quelle di riposo e distensione – ha soggiunto – il Signore ci invita a non dimenticare che se è necessario preoccuparci per il pane materiale e ritemprare le forze, ancora più fondamentale è far crescere il rapporto con Lui”, pane di vita che “riempie il nostro desiderio di verità e di amore”:


“Il centro dell’esistenza, ciò che dà senso e ferma speranza al cammino spesso difficile della vita è la fede in Gesù, è l’incontro con Cristo”.


Non si tratta, ha ribadito, “di seguire un’idea, un progetto, ma di incontrare Gesù come una Persona viva, di lasciarsi coinvolgere totalmente da Lui e dal suo Vangelo”. E’ la fede in Lui la cosa fondamentale “per avere la vera vita”. Quindi, nel giorno in cui la Chiesa ricorda la dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore, ha invocato la Vergine Maria affinché “ci sostenga nel nostro cammino di fede”. Al momento dei saluti ai pellegrini, parlando in polacco, ha invitato a far sì che il tempo delle vacanze sia “un’occasione di preghiera”, mentre si visitano chiese e cappelle. Infine, il Papa ha rivolto un saluto speciale ad un gruppo di Scout di Palermo. “Cari amici – è stata la sua esortazione – sforzatevi di rispondere sempre fedelmente alla vocazione alla santità che Cristo rivolge ad ogni cristiano”.


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