lunedì 25 giugno 2012

Santa Sede: seminari minori liquidati troppo in fretta. Prevale in Occidente una cultura secolarizzata (Izzo)



VOCAZIONI: S.SEDE, SEMINARI MINORI LIQUIDATI TROPPO IN FRETTA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 25 giu. 


"Il Seminario minore puo' offrire ai ragazzi e agli adolescenti l'opportunita' di essere accompagnati, educati e formati nel discernere il desiderio di diventare sacerdoti". Lo afferma la Congregazione vaticana per l'Educazione Cattolica che ribadisce nei suoi "Orientamenti pastorali per la promozione delle vocazioni al ministero sacerdotale" pubblicati oggi la validita' del seminario minore, istituzione destinata ad accogliere i ragazzi dai 10 anni in su, cioe' durante le scuole medie e il liceo, che e' stata liquidata in molte diocesi troppo in fretta dopo il Concilio e che invece "sarebbe bene divenisse nella diocesi un valido punto di riferimento della pastorale vocazionale".
Il documento segnala infatti la necessita' di predisporre "opportune esperienze formative per ragazzi che sono alla ricerca del senso della loro vita, della vocazione o che sono gia' decisi a intraprendere la strada del sacerdozio ministeriale, ma non possono ancora iniziare un vero cammino formativo". "Per questo motivo - si legge ancora - la pastorale vocazionale al ministero sacerdotale dedica una speciale attenzione ai ministranti". "Numerosi sacerdoti e seminaristi, prima di entrare in seminario - sottolinea il testo - hanno fatto parte dei gruppi dei ministranti e hanno prestato servizio all'altare. I ritiri e gli esercizi spirituali vocazionali, organizzati per i giovani, hanno una importanza notevole per consentire loro di vivere l'esperienza del silenzio, della preghiera prolungata e del confronto con la Parola di Dio. Essi possono costituire momenti singolari di riflessione sul progetto di vita, come scoperta personale della propria chiamata vocazionale".
Secondo il dicastero vaticano, infine, "anche le comunita' vocazionali residenziali aiutano i giovani nell'orientamento e nel discernimento vocazionale in vista del seminario. Esse costituiscono una sorta di 'pre-seminario', con la presenza stabile di sacerdoti preparati, che propongono "una regola di vita" scandita da momenti di vita fraterna, di studio personale, di condivisione della Parola, di preghiera personale e comunitaria, di celebrazione dell'Eucaristia, di direzione spirituale". Strumenti utili alla scoperta della vocazione risultano anche i gruppi di volontariato. "Alcuni - rileva il dicastero - scelgono il volontariato caritativo come forma di servizio ai sofferenti, agli anziani e ai poveri. Altri si impegnano nell'educazione dei ragazzi nella catechesi, nelle associazioni cattoliche, nelle attivita' del tempo libero. A loro si aggiungono quanti vivono la testimonianza preziosa del volontariato missionario con la sua dirompente capacita' di 28 cambiare la vita di una persona, aprendola alle urgenti e gravi necessita' materiali e spirituali, largamente presenti nei Paesi in via di sviluppo". 


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S.SEDE: PREVALE IN OCCIDENTE CULTURA SECOLARIZZATA


Salvatore Izzo


(AGI) - CdV, 25 giu. 


"Prevale in Occidente una cultura indifferente alla fede cristiana e incapace di comprendere il valore delle vocazioni di speciale consacrazione". Lo afferma la Congregazione per l'Educazione Cattolica che ha pubblicato oggi i suoi Orientamenti pastorali per la promozione delle vocazioni al ministero sacerdotale. Da parte sua, assicura il testo, "la Chiesa continua ancora oggi ad annunciare la Parola di Dio e a comunicare la buona notizia della salvezza con il coraggio della verita'". In particolare, "cerca di proporre ai ragazzi e ai giovani la fede che interpella la vita e risponde alla sete di felicita' che sta nel cuore dell'uomo".
"Non solo una mentalita' secolarizzata, ma anche opinioni erronee all'interno della Chiesa - osserva ancora il documento reso noto oggi - portano a deprezzare il carisma e la scelta celibataria, anche se non possono essere taciuti i gravi effetti negativi dell'incoerenza e dello scandalo, causato dall'infedelta' ai doveri del ministero sacerdotale quali, ad esempio, gli abusi sessuali". Secondo il dicastero vaticano, "cio' crea confusione negli stessi giovani, che pur sarebbero disposti a rispondere alla chiamata del Signore". "La stessa vita presbiterale - si legge - trascinata nel vortice dell'attivismo esagerato, con il conseguente sovraccarico di lavoro pastorale, puo' offuscare e indebolire la luminosita' della testimonianza sacerdotale". In occasione della pubblicazione del testo degli Orientamenti sono stati resi noti alcuni dati sulla crisi delle vocazioni: in Europa i candidati al sacerdozio sono passati da 26.879 nel 2000 a 20.564 nel 2010, con un calo di quasi un quinto. Un calo, meno evidente, si e' registrato anche nel Medio Oriente, da 832 a 689. Nello stesso decennio in America del Nord i numeri sono rimasti pressoche' stabili (5.646 nel 2000, 5.749 nel 2010) con una flessione a meta' del decennio forse legato allo scandalo pedofilia (5.038 nel 2004). Aumenti invece in Africa (da 20.383 26.924), Anerica caraibica (da 1.180 a 1.421), Asia (da 25.174 a 33.282) e Oceania (da 923 a 1.060). 


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1 commento:

DANTE PASTORELLI ha detto...

Si accorgon solo ora dell'utilità dei seminari minori?
Quanto al calo delle vocazioni, una delle cause più importanti è stato il depaupermento del "sacro" nella Chiesa.
Se aveste partecipato alla processione del Corpus Domini a Firenze in questi ultimi anni - io ci partecipo insieme ad alcuni amici della Confraternita di S. Girolamo e S. Francesco Poverino -
avreste visto membri di confraternite, ministri della Comunione, seminaristi, frati, preti, suore ecc. sfilare chiacchierando e salutando a destra e a sinistra le persone conosciute. Grande concentrazione solanto nei seminaristi e preti di Gricigliano enei i canonici del Duomo e di S. Lorenzo vicini al baldacchino e, quindi al Santissimo Sacramento.
In Africa le vocazioni aumentano. Ma quante sono reali e quante invece sono "boccazioni", come le defiiva un vecchio monsignore di curia?