martedì 26 giugno 2012

Orientamenti pastorali per la promozione delle vocazioni sacerdotali. Presentati nella Sala Stampa della Santa Sede (O.R.)


Presentati nella Sala Stampa della Santa Sede


Orientamenti pastorali per la promozione delle vocazioni sacerdotali


Favorire una nuova presa di coscienza sul tema delle vocazioni, offrire un'idea chiara della figura del sacerdote ordinato, sostenere iniziative e fornire suggerimenti operativi concreti: è nato da queste premesse il «documento breve e incisivo» della Congregazione per l'Educazione Cattolica e della Pontificia Opera per le vocazioni sacerdotali «Orientamenti pastorali per la promozione delle vocazioni al ministero sacerdotale», presentato stamane, lunedì 25 giugno, nella Sala Stampa della Santa Sede.
All'incontro con i giornalisti sono intervenuti il cardinale prefetto Zenon Grocholewski, l'arcivescovo segretario Jean-Louis Bruguès, e il sottosegretario monsignor Angelo Vincenzo Zani. Il porporato si è soffermato sulla struttura del documento, articolato in tre parti: la prima esamina la situazione attuale, la seconda presenta l'identità del ministero sacerdotale, la terza propone indicazioni per l'animazione pastorale. Quindi ha evidenziato come chiave di lettura degli Orientamenti l'espressione contenuta nel paragrafo conclusivo: «La cura delle vocazioni al sacerdozio è una sfida permanente per la Chiesa». E in questa prospettiva -- ha spiegato -- si «guarda in modo particolare alle Chiese di antica tradizione, nelle quali l'indifferenza religiosa, unita alla debolezza della testimonianza cristiana, fa registrare una crescente sterilità». Il caso più eclatante è quello dell'Europa, che da vari anni soffre maggiormente della diminuzione di vocazioni. I motivi sono almeno tre: calo demografico e crisi della famiglia; mentalità secolarizzata e cultura relativista; difficili condizioni della vita e del ministero del prete, esposto a profonde trasformazioni, che causano emarginazione e insignificanza del suo ruolo e il rischio di ridurne il ministero a un mestiere tra i tanti.
Considerando tali difficoltà, il documento elenca condizioni necessarie perché la grazia della chiamata trovi l'apertura dei giovani: creare un terreno fecondo di vita cristiana nella comunità ecclesiale; l'insostituibile funzione della preghiera che invoca dal padrone della messe l'abbondanza degli operai; il valore della pastorale integrata; un nuovo slancio di evangelizzazione e di missionarietà; la funzione centrale della famiglia; la coerente e gioiosa testimonianza di vita dei presbiteri; l'efficacia educativa delle esperienze di volontariato; il valore della scuola e dell'università.
L'arcivescovo Bruguès si è soffermato sulla seconda parte del documento, che presenta «vocazione e identità del sacerdozio ministeriale». Sgombrando subito il campo dagli equivoci, il domenicano francese ha affermato che il prete non esercita un potere ma si pone a servizio della Chiesa; quindi ha messo in luce la dimensione trinitaria di questo ministero e ha illustrato le conseguenze sul modo di suscitare e far crescere le vocazioni. Tra gli esempi: una profonda esperienza di vita comunitaria, per evitare nuove forme di clericalismo, di accentramento pastorale, di servizi pastorali part-time; un inserimento consapevole in una relazione intima d'amore con il Padre che chiama, con il Figlio che conforma, con lo Spirito che plasma con l'educazione alla preghiera, all'ascolto della Parola, all'Eucaristia e al silenzio orante; la richiesta di una piena integrazione e maturazione affettiva, evitando soggetti segnati da profonde fragilità umane; e un'ampia e docile partecipazione al contesto ecclesiale, con la maturazione di un amore concreto per la Chiesa particolare e un'apertura generosa alla dimensione universale della missione. Inoltre viene rilanciato il ruolo decisivo degli accompagnatori vocazionali. «Per essi -- ha commentato -- è necessaria una preparazione e una grande capacità a stabilire relazioni autentiche con i “chiamati” e a suscitare uno stile di fraternità», anche attraverso la proposta di figure sacerdotali esemplari, come san Giovanni Maria Vianney.
Infine il sotto-segretario Zani ha illustrato l'ultima parte del documento, contenente le proposte pastorali suggerite da tutte le Conferenze episcopali interpellate. Il prelato ha inoltre reso noti alcuni dati statistici circa la primavera vocazionale in atto in soprattutto in Asia, con incrementi che nell'ultimo decennio si registrano anche in Africa e in Oceania; cui fa da contraltare il calo registrato in Europa e in modo meno evidente in Medio Oriente.
Durante l'incontro è stato presentato il dvd «Uomini al servizio di tutti», che nelle lingue italiana, francese, inglese e spagnola affronta il tema vocazionale, e sono state annunciate iniziative soprattutto in vista del 2015, anno in cui ricorre il centenario della Congregazione per l'Educazione Cattolica.


(©L'Osservatore Romano 25-26 giugno 2012)

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