lunedì 25 giugno 2012

La ''mentalita' secolarizzata'' e le ''opinioni erronee'' diffuse all'interno della Chiesa, ma anche la resistenze delle famiglie e lo scandalo degli abusi dei preti, sono le ragioni dietro il calo delle vocazioni al sacerdozio


Vaticano: secolarizzazione, famiglie e abusi preti cause calo vocazioni


(ASCA) - Citta' del Vaticano, 25 giu 


La ''mentalita' secolarizzata'' e le ''opinioni erronee'' diffuse all'interno della Chiesa, ma anche la resistenze delle famiglie e lo scandalo degli abusi dei preti, sono le ragioni dietro il calo delle vocazioni al sacerdozio. E' quanto afferma il documento della Congregazione per l'educazione cattolica, ''Orientamenti pastorali per la promozione delle vocazioni al ministero sacerdotale'', presentato oggi in Vaticano.
''La diffusione della mentalita' secolarizzata scoraggia la risposta dei giovani all'invito di seguire il Signore Gesu' con piu' radicalita' e generosita''', recita il documento, la cui elaborazione risale al 2008. Anche i ''genitori - si legge nel documento -, con le loro aspettative sul futuro dei figli, riservano spazi ristretti alla possibilita' delle vocazioni di speciale consacrazione''.
Ma gli Orientamenti sottolineano che a ''a sfavore della vocazione presbiterale'' c'e' la ''graduale emarginazione del sacerdote nella vita sociale, con la conseguente perdita di rilevanza pubblica''.
Anche il fatto che ''da piu' parti la stessa scelta celibataria viene messa in discussione'' opera contro la vocazione al sacerdozio: ''Non solo una mentalita' secolarizzata, ma anche opinioni erronee all'interno della Chiesa portano a deprezzare il carisma e la scelta celibataria''.
Infine, ''non possono essere taciuti i gravi effetti negativi dell'incoerenza e dello scandalo, causato dall'infedelta' ai doveri del ministero sacerdotale quali, ad esempio, gli abusi sessuali. Cio' crea confusione negli stessi giovani, che pur sarebbero disposti a rispondere alla chiamata del Signore''.
Per il documento, la ''stessa vita presbiterale, trascinata nel vortice dell'attivismo esagerato con il conseguente sovraccarico di lavoro pastorale, puo' offuscare e indebolire la luminosita' della testimonianza sacerdotale''.


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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Se hai voglia di farti 2 risatine a denti stretti con una buona dose d'ironia,leggiti su Benoit et moi,se non l'hai già fatto,Les ennemis du pape veulent un Vatican 3....GR2(perdona l'O .T)

Efrem ha detto...

Una delle cause del calo delle vocazioni e della crisi generale della fede specie in Europa è il rifiuto della Humanae Vitae da parte di interi episcopati.

Simon de Cyrène ha detto...

Concordo con Efrem: il rifiuto di Humanae Vitae è un'apostasi de facto

Anonimo ha detto...

Ok, allora cominciamo a dire che l'apostasia è tutt'altro che silenziosa, e protagonisti ne sono larghissimi strati della Gerarchia, che si sono mondanizzati e hanno smarrito il "quid" della fede. A cascata, seguono i fedeli.

Una presa di coscienza di questo fatto farebbe molto bene e forse orienterebbe meglio le iniziative, rispetto a certe litanie parasociologiche ripetute ormai milioni di volte.