sabato 9 giugno 2012

Il Papa ai vescovi di Papua Nuova Guinea: la Chiesa a difesa della famiglia e impegnata per il bene comune


Il Papa ai vescovi di Papua Nuova Guinea: la Chiesa a difesa della famiglia e impegnata per il bene comune


La Chiesa è chiamata a far sentire la sua voce nel dibattito pubblico al servizio del bene comune. E’ quanto affermato dal Papa nell’udienza di stamani ai vescovi di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone, in visita "ad Limina". Il Pontefice ha ribadito l’importanza della difesa e promozione della famiglia fondata sul matrimonio ed ha auspicato una formazione adeguata di laici e consacrati per resistere alle tentazioni del secolarismo. Il servizio di Alessandro Gisotti:   


Quando la Chiesa interviene "nel dibattito pubblico, lo fa legittimamente e per contribuire al bene comune, non per proporre delle soluzioni politiche concrete”. E’ uno dei passaggi forti del discorso del Papa ai vescovi di Papua Nuova Guinea ed Isole Salomone, nel quale ha evidenziato che i principi morali indicati dalla Chiesa sono “accessibili a tutti attraverso la ragione e sono necessari per un giusto ordine della società civile”. 


“In view of this, I encourage you to continue…”


Per questo, ha aggiunto, incoraggio i vescovi a “continuare il dialogo e a lavorare con le autorità civili in modo che la Chiesa possa essere libera di parlare e possa offrire servizi per il bene comune in un modo pienamente corrispondente ai valori evangelici”. Quindi, ha ribadito quanto sia importante rafforzare l’impegno pastorale in vista dell’evangelizzazione della cultura. Si è cosi soffermato sul ruolo primario che la famiglia deve avere nella Chiesa e nella società. Il Papa ha osservato che, sebbene, nel corso della storia sia stato riconosciuto il ruolo importante della famiglia, va riservata “particolare attenzione” ai frutti religiosi, morali e sociali della fedeltà, dell’equaglianza e del mutuo rispetto che “deve esistere tra un uomo e una donna”:


“The Church tirelessly proclaims…


”“La Chiesa – ha aggiunto – proclama incessantemente che la famiglia è basata sull’istituzione naturale del matrimonio tra un uomo e una donna”. Nel caso di cristiani, ha poi aggiunto, il patto matrimoniale è stato elevato da Cristo a Sacramento. Dunque, ha invitato i presuli a dare priorità pastorale “all’evangelizzazione del matrimonio e della famiglia in accordo con l’insegnamento morale cattolico”. Il Papa ha dunque dedicato la parte conclusiva del suo discorso alla formazione nella fede di laici, religiosi e sacerdoti:


“A properly catechized laity…” 


“Un laicato adeguatamente catechizzato – ha detto – e un clero ben formato” saranno meglio preparati “a resistere alle tentazioni del mondo secolare”. Ecco allora, ha affermato, che questi testimoni “aiuteranno ad assicurare che la Chiesa continui ad essere nei vostri Paesi un efficace strumento di evangelizzazione, attraendo quanti non conoscono ancora Cristo e ispirando coloro che sono divenuti tiepidi nella fede.” Dal Papa, infine, l’elogio ai vescovi per il loro impegno in favore dei bisognosi e dei malati, in particolare di quanti soffrono a causa dell’Aids.


© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: