mercoledì 6 giugno 2012

Gabriele collaborata attivamente (Gasparroni, Fabrizio). Il profilo tracciato da "fonti" vicine al Vaticano


L'ex maggiordomo collabora attivamente 


Fausto Gasparroni e Nina Fabrizio


CITTÀ DEL VATICANO


Collabora con i magistrati vaticani Paolo Gabriele – l'aiutante di camera di Benedetto XVI – in cella da due settimane per il possesso illecito di documenti riservati, per il quale è entrata nel vivo ieri la fase dell'istruttoria «formale». L'uomo sospettato di essere il «corvo» nella fuga delle carte segrete, accusato finora di furto aggravato, è stato infatti interrogato dal giudice istruttore Piero Antonio Bonnet, alla presenza del promotore di giustizia (il pm vaticano) Nicola Picardi e degli avvocati difensori Carlo Fusco e Cristiana Arrù.
Un interrogatorio lungo, durato diverse ore, in due tranche (mattina e pomeriggio), nel quale, come già preannunciato dai legali, l'ex maggiordomo ha fornito ampia collaborazione. Gabriele potrebbe avere a breve anche gli arresti domiciliari, richiesti dagli avvocati difensori, e lasciare la cella di sicurezza del Palazzo della Gendarmeria. Per l'accusa di furto aggravato, in caso di condanna, l'uomo rischia una pena da uno a sei anni. Intanto ieri il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha smentito per l'ennesima volta che siano partite, e anche che siano state preparate, le rogatorie con le autorità italiane per possibili accertamenti su altre persone, presunti complici nella diffusione delle carte riservate. Dell'ex aiutante di camera di Sua Santità, poi, si va delineando un profilo che può anche indicare le direzioni che nei prossimi giorni potrebbe prendere l'inchiesta sui "Vatileaks". Fonti ben informate, vicine al Vaticano, lo descrivono come un uomo che, pur nella sua posizione di membro della «famiglia pontificia», parlava tanto, aveva molti contatti e interlocutori dentro e fuori i confini della Città leonina: parlava con monsignori, cardinali, amici fuori dal Vaticano, tra cui anche giornalisti. Raccontava cose riguardanti il Papa, si incontrava anche nei bar all'esterno del Vaticano, e in più si era abituato – dicono sempre le fonti – a fare fotocopie di tutto, di tutto quello che passava, dialogava con più persone. Vengono riferiti suoi contatti e rapporti di amicizia con officiali della Segreteria di Stato.


© Copyright Gazzetta del sud, 6 giugno 2012

Nessun commento: