martedì 15 maggio 2012

Fellay a Roma alla vigilia della decisione dei cardinali (Tornielli)

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10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma card. Schönborn è la persona adatta per dare un consulto del genere con tutte le cose strane che sta approvando e tollerando nella sua diocesi? È la persona adatta per dare un consulto sull`ortodossia altrui?

perplessità!

Anonimo ha detto...

Il Card. Schonborn non è stato chiamato per esprimersi riguardo all'ortodossia della FSSPX, anzi, ritengo che sia tra quei cardinali favorevoli al riconoscimento canonico della FSSPX. La preoccupazione espressa da Tornielli riguardo ai tre vescovi della Fraternità piuttosto contrari alla erezione canonica dell'istituto fondato da mons Lefevbre è legittima, ma la Santa Sede conosce da tempo il caratterino dei tre vescovi che ancora una volta dimostrano una grande ingratitudine verso il Santo Padre che li ha liberati dalla scomunica e purtroppo non rappresentano più il loro defunto fondatore che aveva un amore enorme per la Chiesa e se fosse ancora in vita sosterrebbe a braccia aperte il desiderio di Benedetto XVI di reintegrare tutta la FSSPX. Mons Fellay vada avanti e i tre vescovi della Fraternità dimostrino almeno un briciolo di buonsenso e di vera obbedienza alla Chiesa e al Papa.

Anonimo ha detto...

Secondo me è adattissimo. Del resto neppure i confratelli sedevacantisti di mons. Fellay si possono definire ortodossi. Le ranocchie di Tornielli, invece di spifferare per filo e per segno quanto sta per accadere, farebbero meglio a controllare che qualche "scontento", per usare un eufemismo, non stia preparando qualche scherzetto devastante. Google è un ottimo motore di ricerca. E' loro dovere, per quanto possibile, cercare di tutelare Papa Benedetto.
Alessia

Anonimo ha detto...

Figurati,anonimo delle 9:28. Il nostro Papa, comunque vada a finire, non riceverà che livorosi attacchi. Ci sono pontefici, nella storia anche recente, che vengo incensati a prescindere e altri che vengono attaccati a prescindere
Alessia

Anonimo ha detto...

penso che Alessia abbia centrato appieno il problema,anche se camminasse sulle acque,BXVI sarebbe sempre,per certa stampa e per certe vedove inconsolabili(?)il papa che non ne fa mai una giusta,mentre i predecessori....per i lefebvriani,mi sembra di intravedere un mini scisma nello scisma,perchè certi vescovi(che poi tali non sono in quanto non nominati dal papa regnante)si ritengono gli unici veri depositari della fede,scavalcando il Magistero petrino e andranno avanti per la loro anacronistica strada,non so a qual pro.Nella mia città esiste un priorato e conosco diversi sacerdoti e sono sudssiegosi e spocchiosi assai,imparassero l'umiltà di Ratzinger,non farebbe loro che bene;meglio puntare sugli ex anglicani,sono meno superbi.....GR2

Anonimo ha detto...

penso che Alessia abbia centrato appieno il problema,anche se camminasse sulle acque,BXVI sarebbe sempre,per certa stampa e per certe vedove inconsolabili(?)il papa che non ne fa mai una giusta,mentre i predecessori....per i lefebvriani,mi sembra di intravedere un mini scisma nello scisma,perchè certi vescovi(che poi tali non sono in quanto non nominati dal papa regnante)si ritengono gli unici veri depositari della fede,scavalcando il Magistero petrino e andranno avanti per la loro anacronistica strada,non so a qual pro.Nella mia città esiste un priorato e conosco diversi sacerdoti e sono sudssiegosi e spocchiosi assai,imparassero l'umiltà di Ratzinger,non farebbe loro che bene;meglio puntare sugli ex anglicani,sono meno superbi.....GR2

Anonimo ha detto...

Rimane da fare una considerazione amara su Paolo VI,Giovanni Paolo II e su molti vescovi cattolici che se non avessero odiato da subito mons. Lefebvre la vicenda si sarebbe conclusa subito.
monsignore è stato il primo vescovo della modernità.
Grazie alla stampa e ai moderni mezzi di comunicazione ha trasmesso il suo messaggio di fedeltà a Cristo e alla vera Chiesa di sempre.
Se solo avessero potuto... avrebbero fatto come Papa Damaso I che fece massacrare centinaia di fedeli di Ursino, suo oppositore, nella Basilica di santa Maria Maggiore.
Paradossalmente i mezzi di informazione,stampa e rete,han fatto da schermo e indirettamente protetto mons. Lefebvre e la sua Opera!
Laud Deo et Mariae

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 14.52, se mons. Lefebvre, nel 1988, non si fosse tirato indietro all'ultimo momento, se si fosse fidato e avvesse firmato il documento propostogli da Giovanni Paolo II e dall'allora card. Ratzinger, oggi non saremmo qui a discutere. Vediamo di non arrampicarci sugli specchi, per favore!
Alessia

Elio ha detto...

Sono certo che il card. Sconborn no darà mai un giudizio iniquo.
Il successo sarà quello di Papa Benedetto XVI che concludendo questa vicenda dolorosa,va annoverato tra i grandi papi che han cercato di unire non di dividere ,penso a Gregorio X ed Eugenio IV...
Il Santo Padre merita la fiducia dei tradizionalisti perché è stato il primo ad avere pazienza e bontà,lungimiranza e carità , non li ha mai considerati fuori dalla Chiesa.
Guardandolo negli occhi e osservando quel dolce sguardo come si fa a non amarlo?
Mons. Fellay ha capito tutto questo...

Anonimo ha detto...

Fellay forse,non mi pare che anche gli altri lo abbiano capito e poi,intendiamoci bene,non è che loro si'degnano'(bontà loro)di tornare all'ovile,è questo straordinario papa che con immensa pazienza,ormai sono più di 30 anni da cardinale prima e da papa poi,che tenta di ricucire lo strappo,per amore della chiesa,quella vera fondata sulla roccia di Pietro da Cristo stesso,non da disobbedienti e scismatici tradizionalisti;si mettano bene in testa che il tempo è scaduto e scelgano una volta per tutte,non sono poi così indispensabili e BXVI è stato crocifisso per le sue azioni riconcilianti,UBI PETRUS IBI ECCLESIA loro che amano tanto il latino dovrebbero saperlo.GR2