mercoledì 30 maggio 2012

Il card. Dziwisz: Gabriele non lavorò per Giovanni Paolo II” (Lehnert). Ma come? (R.)

Clicca qui per leggere la notizia che mi stupisce non poco.
Quasi tutti i commentatori hanno detto che Gabriele entrò nell'appartamento papale come secondo aiutante già alla fine degli anni Novanta. Non solo! I commentatori ci hanno rivelato che Papa Wojtyla l'aveva soprannominato "Paulus". Beh, basterebbe che i giornalisti facessero un controllo. Ma la domanda e': lo faranno o preferiranno sorvolare perche' la cosa non riguarda Benedetto XVI? O Gabriele era l'aiutante di Angelo Gugel o non lo era!
R.

13 commenti:

laura ha detto...

Tempo perso cara Raffaella. Abbiamo letto dappertutto che Gabrielle lavorava da anni nella segreteria di Stato, ma c'era un altro Papa... e mi fermo qui

Anonimo ha detto...

Dziwisz non è mai intervenuto una sola volta a sostegno di Benedetto XVI e interviene oggi con questa affermazione che suona come una "Excusatio non petita, accusatio manifesta"?

andreatornielli.it ha detto...

Cara Raffaella,
bisogna leggere bene le parole del cardinale Dziwisz: mi sembra di aver capito che egli smentisca il fatto che Paolo Gabriele abbia lavorato nell'appartamento pontificio durante il pontificato di Wojtyla. L'aiutante di camera era infatti Angelo Gugel.
Non mi sembra che abbia smentito che Paolo Gabriele lavorasse nell'anticamera pontificia negli ultimi anni di Papa Wojtyla. Non entrava nell'appartamento, non serviva a tavola a casa di Giovanni Paolo II. Ma lavorava nell'anticamera pontificia alle dipendenze del Prefetto della casa pontificia.

andreatornielli.it ha detto...

Cara Raffaella,
bisogna leggere bene le parole del cardinale Dziwisz: mi sembra di aver capito che egli smentisca il fatto che Paolo Gabriele abbia lavorato nell'appartamento pontificio durante il pontificato di Wojtyla. L'aiutante di camera era infatti Angelo Gugel.
Non mi sembra che abbia smentito che Paolo Gabriele lavorasse nell'anticamera pontificia negli ultimi anni di Papa Wojtyla. Non entrava nell'appartamento, non serviva a tavola a casa di Giovanni Paolo II. Ma lavorava nell'anticamera pontificia alle dipendenze del Prefetto della casa pontificia.

nonno ha detto...

Insomma, tutto il marcio e' nel palazzo solo a fianco di Benedetto. Chiarisca pure su Maciel, della via che e' in loquacità
Non vorrei che alla fine tutto questo clamore portasse solo alla restaurazione completa, per la serie, cambiare perché tutto resti come prima. In fondo, il pasticcione Bertone ha portato in curia molti salesiani, troppi per alcuni, ma quando era tuto opus non si stupiva nemmeno Politi

Anonimo ha detto...

Beh, in compenso "ministri" di Giovanni Paolo II erano Sodano, Pepe ... protetti Maciel ...

Forse card. Dziwisz dovrebbe starsi zitto, perché in confronto alla gentaglia che ha radunato intorno a sé Papa Woytila Gabriele è un santo.

Anonimo ha detto...

E quando è stato "tutto opus"? Oltre il portavoce Navarro non mi risulta che ci fossero molti opus. E detto tra parentesi, tra Navarro e Lombardi... no comment!

Anonimo ha detto...

sì meglio quando si faceva parlare un papa moribondo ("siete venuti...mi avete cercato...") o quando si diceva che il papa era in grado di firmare nomine sul letto di morte.

Anonimo ha detto...

Uno dei molti motivi che mi rendondo caro e insostituibile Papa Benedetto è il non essersi creato una corte. Un gruppone di fedelissimi a far da scudo fra lui e gli onnipotenti silurati del passato, accoliti e scontenti vari. Certe scelte hanno un costo, la fauna vaticana si è scatenata e Papa Benedetto sta subendo il trattamento riservato a San Sebastiano, o meglio ha iniziato già da cardinale come insostituibile parafulmine. Quello che sta passando trova un pallido precedente solo negli anni post Humanae vitae di Papa Paolo VI.
Per me è santo ora!
Alessia

Anonimo ha detto...

Ci vorrebbe un Peter Seewald :-)
Alessia

elio ha detto...

Excousatio non petita....Stanislao ...l'ultimo corvo?
Eppure Gabriele è stato assunto alla sua corte,triste epigono di venti otto lunghi anni di scandali messi a bagnomaria... dai finanziamenti della banda della Magliana a Walesa fino a Maciel....no monsignore è meglio dire la verità o tacere !

GP ha detto...

Io rimasi molto colpito all'epoca dell'omicidio delle guardie svizzere dalla velocità con cui si chiuse il caso, con Navarro Vals che dopo pochissime ore aveva già trovato la soluzione: "raptus di follia, non servono indagini". Ne ebbi una pessima impressione. Preferisco il caos attuale alla "pace" di allora, con personaggi come Maciel che erano ricevuti con tutti gli onori, e le diocesi che insabbiavano gli scandali.

Anonimo ha detto...

Gänswein nuovo Prefetto della Casa Pontificia al posto dell'Harvey di lungo corso, no?